Come capire se i bambini sono stati contagiati dagli ossiuri

L'ossiuriasi è una delle più comuni parassitosi intestinali dell'uomo, e colpisce soprattutto i bambini in età prescolare. Quali sono i sintomi più comuni per riconoscere se i nostri figli sono stati contagiati dagli ossiuri?

Come capire se i bambini sono stati contagiati dagli ossiuri

E’ molto comune, specie in età scolare e prescolare, essere affetti da ossiuri. I bambini, infatti, sono più suscettibili a contrarli visto che stanno molto spesso a contatto con aeree contaminate, come il pavimento, i giardini, la terra. E questo perché gli ossiuri sono organismi volatili e le loro uova possono essere respirate e assorbite: le uova di questi parassiti possono vivere fino a 3 settimane al di fuori del corpo e possono resistere nelle lenzuola, nella biancheria intima e negli alimenti.

Il contagio avviene per via orale o fecale, ossia il contatto della bocca con alimenti contaminati con le uova del parassita o con superfici contaminate; o anche utilizzando oggetti personali contaminati. Generalmente i bambini si contagiano toccando le uova degli ossiuri e portando poi inavvertitamente le dita alla bocca.

Come capire se i nostri figli sono stati contagiati dagli ossiuri? Esistono alcuni sintomi che si possono captare. Normalmente durante la notte questi vermi migrano fino all’apertura anale dove depongono le uova e questo provoca una sensazione intensa di prurito che infastidisce il bimbo e lo porta a grattarsi. Altri sintomi sono i continui risvegli notturni, la mancanza di appetito, l’irritabilità e la conseguente diminuzione di peso, e nelle bimbe, irritazione o fastidio vaginale a causa del fatto che gli ossiuri sono migrati nella zona vaginale.

Molto probabilmente il medico chiederà di effettuare il test di Graham, un esame per la ricerca degli ossiuri a livello perianale con lo scotch test. Il nastro adesivo andrà applicato al mattino appena svegli sulla cute dell’orifizio anale per la durata di 10 minuti circa.

Esiste un trattamento medico per eliminarli: si tratta di un antiparassitario da somministrare al bambino e che andrà ripetuto dopo 2 settimane. Occorrerà sottoporre a questo trattamento tutti i membri della famiglia, anche se asintomatici. L’antiparassitario è un farmaco da banco e pertanto può essere acquistato anche senza presentazione di ricetta medica.

Capita spesso che il bimbo si reinfetti; pertanto, per evitare le recidive è importante mantenere sempre le mani ben pulite dopo essere andati in bagno e prima di mangiare o toccare il cibo; tenere le unghie corte e pulite; cambiare la biancheria intima, le lenzuola e gli asciugamani, pulire la tazza del water quotidianamente.

Esistono però anche dei rimedi naturali per eliminare gli ossiuri (purtroppo alcuni di essi sono senza dubbio di difficile applicazione nei bambini):

Timo: Far bollire ½ cucchiaino di timo, ½ cucchiaino di radice di genziana, ½ cucchiaino di camomilla amaro e ½ tazza d’acqua per 10 minuti. Lasciare riposare questa preparazione per altri 10 minuti e berla a digiuno per 9 giorni. Solo se il bambino ha più di 9 anni.

Aglio: Si possono arricchire i cibi con molto aglio, oppure tagliare tre spicchi d’aglio in pezzi molto piccoli, metterli in un bicchiere e versare acqua bollente su di loro, lasciare riposare durante la notte e bere l’acqua a digiuno. Inoltre è possibile mescolare uno spicchio d’aglio pestato ad una crema tipo vaselina per un uso topico.

Cipolle: Tagliare a fette una cipolla fresca e lasciarla nell’acqua tutta la notte. Bere il liquido tre volte a giorno.

Estratto di semi di pompelmo: Mescolare 10 gocce in un bicchiere d’acqua e bere (3 volte al giorno per una settimana).

Aceto di mele: Un cucchiaino o due in acqua, una volta al giorno: crea un ambiente decisamente inospitale per i parassiti.

Semi di zucca: Mescolare 2 cucchiai di semi di zucca essiccati e schiacciati in mezzo bicchiere di acqua tiepida e bere a digiuno, oppure bere, sempre a digiuno, 1/4 bicchiere di latte con 4 semi di zucca schiacciati.

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