Colesterolo, nuovi super farmaci possono ridurne i livelli anche del 50%

Come fatto presente nel corso dell’ultimo congresso della Società Italiana di Cardiologia, nel 2021 saranno disponibili nuovi farmaci che, dimezzando la quantità di colesterolo nel sangue, potranno salvare la vita a 10.000 persone.

Colesterolo, nuovi super farmaci possono ridurne i livelli anche del 50%

Ogni anno in Italia le malattie cardiovascolari comportano 224mila decessi, di cui 50mila ascrivibili al mancato controllo dei livelli di colesterolo. Il fenomeno non è affatto da sottovalutare, specie se si considera che l’80% di oltre un milione di pazienti più vulnerabili, presenta valori ben al di sopra delle linee guida definite a livello europeo. Non da ultimo la pandemia ha bloccato visite e controlli di routine, esponendo questa categoria a ulteriori rischi.

Nonostante uno scenario non certo rassicurante, nel 2021 qualcosa potrebbe cambiare in positivo. Come emerso nel corso dell’ultimo congresso della Società Italiana di Cardiologia (SIC) tenuto in modalità digitale, il prossimo anno giungeranno nel nostro Paese due nuove molecole in grado di contenere i livelli di colesterolo nel sangue.

La loro efficacia dimostrata per mezzo di alcuni studi già pubblicati sul New England Journal of Medicine, fa ben sperare in quanto fornirà l’opportunità di abbassare i livelli di colesterolo dei pazienti che per via degli effetti collaterali non possono assumere le statine, farmaco che blocca l’azione di un enzima epatico che aiuta a produrre il colesterolo.

Come esposto all’interno del congresso, grazie al farmaco rivoluzionario Inclisiran somministrato attraverso due iniezioni sottocutanee all’anno, si potrà ridurre del 54% il colesterolo Ldl, quello comunemente noto come “cattivo”. L’altro farmaco è invece rappresentato dall’acido bempedoico, una molecola che a differenza delle statine riduce di circa il 20% l’Ldl senza comportare dolori muscolari. Come poi precisato da Ciro Indolfi, presidente di SIC, il colesterolo continua a rappresentare uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare.

Tutto ciò ha un costo non indifferente che grava sulle spalle della collettività per non meno di 16 miliardi di euro all’anno. “Tenere più basso il livello di colesterolo ‘cattivo’ fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalità“. Difatti, l’accumulo di questa sostanza nelle arterie le restringe e irrigidisce, ostruendo il regolare flusso del sangue, incrementando la possibilità di essere colpiti da una delle suddette patologie. I farmaci in questione potrebbero invertire tale tendenza, arrivando a salvare la vita a non meno di 10mila persone all’anno.

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