Chi dorme molto incrementa dell’85% le possibilità di essere colpito da un ictus

Anche dormire molto può essere dannoso per la salute. A suggerirlo è uno studio cinese apparso sulla rivista dell’“American Academy of Neurology”, che ha evidenziato una relazione tra le ore di sonno e il rischio di ictus.

Chi dorme molto incrementa dell’85% le possibilità di essere colpito da un ictus

Un antico e diffuso adagio italiano afferma che chi dorme non piglia pesci. E in effetti oziare fin troppo a lungo può essere controproducente, perché di fatto non permette di cogliere le varie possibilità che la vita ci può offrire.

Ma dormire fin troppo a lungo può anche essere dannoso per la nostra salute. A confermarlo è uno studio cinese pubblicato sulla rivista dell’American Academy of Neurology, secondo il quale chi si lascia cadere fin troppo a lungo tra le braccia di Morfeo, ha anche più possibilità di essere colpito da un ictus.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori si sono concentrati sullo studio di un campione di 30mila persone di età media pari a 62 anni, nessuno dei quali era mai stato colpito da ictus. Tenendo conto delle loro abitudini di vita e delle loro condizioni di salute, gli scienziati si sono focalizzati su quelle che erano le ore da loro dedicate al sonno.

A destare particolare attenzione sono stati i 1.557 volontari che durante il periodo di osservazione sono stati colpiti da ictus. A sorprendere è stato proprio il fatto che tutti i componenti di questo gruppo di persone dormisse molto. Si è così scoperto che chi si concedeva un pisolino pomeridiano della durata superiore a 90 minuti, aveva il 25% di possibilità in più di sviluppare un ictus rispetto a chi lo limitava a non più di 30 minuti. Ma anche chi dormiva più di 9 ore a notte ha dimostrato un maggior rischio del 23% rispetto a chi faceva le ore piccole. Sommando poi il tutto – dormire più di 9 ore la notte, concedendosi un pisolino di almeno 90 minuti durante il giorno – il rischio si incrementava addirittura dell’85%.

A fronte di questi dati, i ricercatori hanno voluto far presente che la qualità del sonno rimane un elemento necessario per riposarsi correttamente. Infatti anche chi dorme poco e male, incrementa il rischio di ictus del 29%. È chiaro che a fronte di questi risultati, sarà necessario approfondire la relazione che lega il sonno all’insorgenza dell’ictus, ma a quanto pare dormire troppo aumenterebbe le infiammazioni e il peso, due condizioni che incidono negativamente sulla salute del cuore.

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