Grazie ad una ricerca pluriennale pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine, condotta del Policlinico di Basilea in collaborazione con l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, si è arrivati ad una scoperta in ambito medico molto interessante: le cellule della cartilagine del setto nasale (condrociti nasali), considerate le più attive nel rigenerarsi, possono essere impiegate per ricostruire la cartilagine del ginocchio, che, specie negli anziani, è soggetta ad usura la quale provoca difficoltà nel camminare. Tuttavia lesioni della cartilagine possono verificarsi frequentemente anche nei giovani in seguito ad infortuni e incidenti, usura quindi di tipo non naturale. Si tratta di un’importante scoperta se si considera che le cartilagini hanno una capacità di auto-ripararsi molto bassa.
La cartilagine è un tessuto connettivo specializzato con funzione di sostegno, caratterizzato dal fatto di avere un colore biancastro e di essere abbastanza resistente ed elastico. La troviamo in corrispondenza del padiglione auricolare, del setto nasale, delle articolazioni, dei menischi, di alcune vie aeree, dei dischi intervertebrali. La sua funzione è fondamentale, simile a quella di un cuscinetto.
La ricerca è stata preceduta da alcuni test su animali. Sono infatti state prelevate alcune cellule dal setto nasale di un gruppo di capre con danni alle cartilagini articolari. Queste cellule sono state coltivate in vitro per circa un paio di settimane, fino a formare piccoli lembi di cartilagine che sono poi stati trapiantati nelle stesse capre per curare lesioni alle articolazioni. Quali sono stati i risultati? Come sottolineato dalla Dott. Karoliina Pelttari, il principale risultato è che le cellule del setto nasale hanno acquisito praticamente le stesse caratteristiche del tessuto in cui sono state impiantate. Non vi è infatti possibilità alcuna di fare distinzioni con la cartilagine originale e questo ha reso possibile la guarigione completa delle lesioni articolari.
Si è passati successivamente ad una prova su 9 pazienti umani, le cui cellule della cartilagine del setto nasale sono state impiegate, con un risultato a dir poco soddisfacente, per riparare la cartilagine consumata del ginocchio.
Questa ricerca ha così permesso di migliorare sensibilmente, e potremmo dire anche in maniera naturale, la funzionalità delle ginocchia dei pazienti, indipendentemente dall’età anagrafica e dal tipo di lesione, naturale o artificiale.