Cancro: il casco anticaduta dei capelli durante la chemio sta dando buoni risultati

Il casco che protegge il cuoio capelluto dagli effetti collaterali della chemioterapia sta dando dei buoni risultati negli ospedali in cui è stato utilizzato.

Cancro: il casco anticaduta dei capelli durante la chemio sta dando buoni risultati

Il Paxman Scalp Cooler, il casco in silicone che impedisce la caduta dei capelli alle pazienti malate di cancro a seguito della cura chemioterapica, sta portando dei buoni risultati. A confermarlo sono gli ospedali che hanno iniziato a sperimentare l’innovativo dispositivo.

Le sostanze contenute nei farmaci chemioterapici più comuni agiscono sterminando ogni tipo di cellula; questi, arrivando al bulbo pilifero sono responsabili anche della caduta dei capelli. Il casco in silicone, invece, agisce raffreddando il cuoio capelluto a circa 4 gradi centigradi restringendo i vasi.

La sperimentazione in Italia

In Italia, il primo ospedale ad utilizzare il Paxman Scalp Cooler è stato quello di Carpi nel 2003; da allora, dati i buoni risultati ottenuti, molti altri ospedali hanno iniziato ad utilizzare il dispositivo.

In particolare, all’Ospedale Umberto I di Lugo di Romagna, Ravenna, da quando il casco in silicone è arrivato nel gennaio del 2018, grazie a una donazione di 35 mila dell’IOR, Istituto Oncologico Romagnolo, circa il 56 per cento delle pazienti non ha avuto bisogno di utilizzare la parrucca durante il ciclo chemioterapico.

Come confermato anche dal dottor Claudio Dazzi, responsabile del day hospital oncologico, il caso è stato utilizzato su 62 donne e, di queste pazienti, 35 non hanno avuto bisogno della parrucca, mentre 5 di loro hanno dovuto rinunciare all’innovativo casco a causa degli effetti collaterali dello stesso, tra cui emicrania e la sensazione di freddo. Tuttavia questi risultati hanno rispettato completamente le aspettative che aveva l’ospedale prima di acquistare il casco.

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