Cancro alle ovaie e polvere di talco: nessun legame

A diffondere la notizia dello studio americano sarebbe stata una celebre rivista scientifica: sebbene le accuse passate sembrassero fondate, si è scoperto che non ci sarebbe alcuna correlazione tra polvere di talco ed il tumore alle ovaie.

Cancro alle ovaie e polvere di talco: nessun legame

Le accuse verso la polvere di talco, indicata come possibile causa di sviluppo del tumore alle ovaie, che hanno visto protagonista il storico marchio della cosmesi Johnson&Johnson, erano pesanti. L’azienda, nel 2018, era stata condannata a pagare 4,7 milioni di dollari a 22 donne che, secondo l’accusa, si sarebbero ammalate di tumore ovarico a causa dell’amianto contenuto nei prodotti a base di talco. Dopo due anni, però, arriva lo studio scientifico che dimostrerebbe il contrario: secondo gli esperti non esiste alcuna correlazione tra il minerale e la malattia.

Lo studio, condotto dal Governo degli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of American Medical Association, ha ottenuto i risultati analizzando i dati relativi a 250.000 donne. Soprattutto negli Stati Uniti, più che in altre parti del mondo, infatti, molte donne hanno utilizzato per decenni la polvere di talco per l’igiene intima. L’uso di tale prodotto, che avveniva sia per via diretta che attraverso la biancheria, sarebbe però diventato controverso a seguito dei potenziali rischi di tumore, come riportato da alcuni studi in materia.

Le accuse in merito alla correlazione tra amianto contenuto nei prodotti a base di talco e lo sviluppo di un tumore ovarico, però, sono rimaste contestate anche a causa del basso numero di donne con la patologia e per la poca affidabilità degli studi che erano stati condotti fino a quel momento. Nella nuova revisione degli studi i ricercatori avrebbero raccolto i dati di quattro analisi precedenti; questi ultimi sarebbero stati condotti in un periodo che va dal 1982 al 2017.

Lo studio, guidato da Katie O’Brien del National Institute of Environmental Health Sciences, ha compreso i dati di 252.745 donne che, analizzate più volte nell’arco di tempo considerato, avrebbero risposto ad alcune domande circa il loro stato di salute e all’utilizzo di polvere di talco per l’igiene genitale; 2.168 di esse avrebbero sviluppato il cancro ovarico.

La ricerca, però, non avrebbe rilevato alcuna associazione significativa tra le donne che avevano utilizzato il talco e quelle che invece non l’avevano mai usato, così come non sembra significativa la frequenza o la durata dell’utilizzo. La celebre rivista americana che ha pubblicato la ricerca, avrebbe definito “solido” il metodo scientifico sfruttato e, conseguentemente, i risultati “complessivamente rassicuranti“.

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