Non passa giorno che le pagine di cronaca non siano piene di ragazzi che, dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, si mettono alla guada della propria auto o fanno altre bravate che spesso, costano la vita di qualcuno. Lo studio delle dipendenze è un campo in piena fase di sviluppo e che, ad ogni modo, accompagna l’uomo dalla notte dei tempi.
Alle sostanze capaci di alterare la percezione della realtà e dei canali percettivi sono state attribuite, spesso, proprietà meditative, come il peyote che viene usato dall’antichità dagli sciamani per entrare in contatto con il regno degli spiriti su un altro piano di conoscenza.
Tornando, però, ai giorni d’oggi, gli ultimi dati dell’ISTAT riguardo il consumo di alcol tra i giovani non sono per nulla rassicuranti. Ricordiamo che l’alcol è tra le sostanze più pericolose in quanto è di facile reperibilità, dal costo accessibile e socialmente tollerato al punto da non essere considerato illegale: chiunque può comprare liberamente dell’alcol. E’ proprio su questo che verte l’ultima campagna del Ministero della Salute: l’alcoldipendenza.
Non molti lo sanno, ma l’alcol è da considerarsi una vera e propria droga che porta, al pari dell’eroina e della cocaina, una dipendenza sia fisica che mentale. Anzi, a dirla tutta, la crisi d’astinenza da alcol è l’unica che può portare alla morte, infatti il delirium tremens che sopraggiunge agli alcolisti può, in alcuni casi, portare alla morte se non si viene seguiti da personale medico specializzato.
Secondo gli ultimi dati forniti dall’ISTAT, nel corso del 2014 il 63% degli italiani di 11 anni e più (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%). Continua ad essere in aumento il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti (binge drinking n.d.a.): nel 2013 erano il 25,8% e nel 2014 erano il 26,9%. Questi dati sono abbastanza allarmanti ed è per questo che il Ministero sta vagliando varie ipotesi di campagne di sensibilizzazione e di informazione: l’unico modo per limitare l’uso di alcol e delle altre droghe è informare a dovere le persone sui rischi che corre abusandone.