Aumento dei casi di morbillo nel mondo: la pandemia colpisce anche le vaccinazioni

Il morbillo, una delle malattie più infettive, ha registrato un preoccupante aumento globale dei casi e dei decessi lo scorso anno. Secondo un rapporto dell'Oms e dei Cdc i decessi sono cresciuti del 40% e i casi sono passati da 22 a 37 Paesi colpiti.

Aumento dei casi di morbillo nel mondo: la pandemia colpisce anche le vaccinazioni

Il morbillo ha registrato un preoccupante aumento globale dei casi e dei decessi lo scorso anno. Secondo un rapporto congiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dei Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Cdc), i decessi sono cresciuti del 40% e i casi sono passati da 22 a 37 Paesi colpiti.

La pandemia di COVID-19 ha giocato un ruolo significativo in questo aumento, con un calo drastico dei livelli di vaccinazione che ha colpito particolarmente i Paesi più poveri. I dati mostrano che nove milioni di bambini sono stati colpiti dall’infezione, causando il decesso di 136.000 persone, principalmente nei Paesi in via di sviluppo.

Durante la pandemia, i tassi di immunizzazione sono scesi ai minimi degli ultimi 15 anni, causando un incremento del 20% nei casi di morbillo. L’aumento delle epidemie e dei decessi è stato definito “sconcertante” dalle autorità sanitarie, ma purtroppo, non inatteso.

L’Oms e i Cdc sottolineano che i tassi di immunizzazione nei Paesi più poveri sono fermi al 66%, senza alcun recupero rispetto alla situazione pre-pandemica. La malattia colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni e può portare a gravi complicazioni come encefalite, disidratazione e polmonite.

Le due dosi di vaccino contro il morbillo sono altamente protettive, ma i bambini nei Paesi in via di sviluppo, come quelli in Africa, Sud-Est asiatico, America Latina e India, rimangono i più vulnerabili. In alcuni Paesi ricchi, inclusa la Gran Bretagna, il morbillo ha conosciuto una recrudescenza. Nel Regno Unito, i tassi di vaccinazione non si sono mai del tutto ripresi da quando, più di due decenni fa, il medico britannico Andrew Wakefield ha infondato il timore infondato di un presunto legame tra il vaccino contro il morbillo e l’autismo. Nonostante nessuna prova scientifica confermi tale connessione, milioni di genitori in tutto il mondo hanno abbandonato il vaccino, aprendo la strada a epidemie potenzialmente evitabili.

La comunità globale è chiamata a unire gli sforzi per invertire questa tendenza all’aumento dei casi di morbillo. La vaccinazione rimane uno strumento essenziale per prevenirne la diffusione e proteggere le vite, specialmente nei contesti più vulnerabili.

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