La pillola anticoncezionale è usata oggi da milioni di donne nel mondo. Si tratta di un farmaco basato su due sostanze simili agli ormoni che la donna produce naturalmente (estrogeno e progesterone) e che impedisce la maturazione della cellula uovo e quindi la fecondazione.
Ora una scoperta scientifica sembra abbattere definitivamente i pregiudizi riguardanti l’assunzione della pillola concezionale, spesso oggetto di discussione. Infatti uno studio condotto di recente da un team di ricercatori dell’Università di Oxford guidati da Valerie Beral e pubblicato sulla rivista scientifica Lancet Oncology sembra dimostrare che assumere con regolarità la pillola anticoncezionale, oltre ad evitare gravidanze indesiderate, a regolarizzare il ciclo e a curare l’acne, protegge le donne da due particolari tipi di cancro (tumore all’endometrio e tumore alle ovaie), anche a distanza di anni, dimezzandone il rischio. Dai risultati di questo studio emerge che l’utilizzo di questo metodo anticoncezionale ha salvato in 10 anni circa 200000 donne nei Paesi ad alto reddito da questo genere di tumori.
Per raggiungere questi interessanti risultati i ricercatori hanno preso in esame i dati di 36 studi nel mondo che hanno coinvolto un totale di 27000 donne. Comparando i dati, complessivamente si è osservato che ogni 5 anni di assunzione della pillola fanno calare di un quarto il rischio di tumore; in 10 anni di assunzione, l’incidenza di questi tumori cala dal 2,3% delle donne under 75 ad appena l’1,3%. Inoltre si è constatato che questo effetto “protettivo” permane per ben 30 anni dopo l’interruzione.
Valerie Beral, autrice dello studio, ha dichiarato: “Le persone hanno paura che la pillola possa causare il cancro, ma nel lungo termine il rischio risulta invece ridotto. C’è un piccolo aumento del rischio di tumori della cervice e del seno, ma è molto limitato e sparisce appena si smette di prendere la pillola. Le donne che hanno oggi 70 anni e che hanno preso la pillola in gioventù stanno ancora godendo della sua protezione”.