Assistenza sanitaria in Italia: Calabria e Campania le peggiori

La Campania e la Calabria sono le due regioni d'Italia inadempienti per quanto riguarda l'assistenza sanitaria in Italia. Ecco le ultime classifiche pubblicate dal Ministero.

Assistenza sanitaria in Italia: Calabria e Campania le peggiori

Secondo quanto riportato dalle ultime statistiche, nel 2016 il livello di assistenza risultano adempienti circa 16 regioni d’Italia. Calabria e Campania, invece, completamente inadempienti, ovvero al di sotto della soglia giuridica obbligatoria; dunque non sono in piena regola con il livello minimo richiesto.

Le due regioni, dovranno, infatti essere sottoposte ai Piani di Rientro, dimostrando di riuscire a superare le particolari criticità rilevate in alcuni settori di assistenza, come ad esempio, il monitoraggio, l’assistenza veterinaria, quella agli anziani e ai diversamente abili. Non solo, anche l’assistenza ai malati terminali è al di sotto della soglia.

Sanità: l’assistenza non è delle migliori

I risultati emersi sono stati pubblicati dal documento “Monitoraggio dei Lea attraverso la Griglia Lea2016“, e sono stati utilizzati 33 indicatori per stilare la classifica. Il documento può essere scaricato dal sito ufficiale del Ministero della Salute. 

In particolare, viene analizzato come nella maggior parte delle regioni italiane, il servizio di assistenza sanitaria minimo sia sufficientemente rispettato. Analizzando il periodo 2012 – 2016 l’andamento è stato altalenante, ma ha preso una piega positiva: dunque si è in fase di miglioramento. Le regioni che sono adempienti ai loro doveri sono passate dalle 10 nel 2012 alle 14 nel 2016, verificando qualche riduzione negli anni intermedi.

Negli ultimi due anni, le regioni migliorate sono: Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Per quanto riguarda le vaccinazioni, i bambini vaccinati a 2 anni con le vaccinazioni obbligatorie sono aumentati in Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. Al contrario, nel Veneto, in Sicilia, e in Friuli, la copertura non è sufficiente. 

Per quanto riguarda le analisi diagnostiche (o lo screening), c’è un’evidente differenza tra le regioni del centro-nord e quelle del sud. Per queste ultime, tranne la Basilicata, non si verificano miglioramenti evidenti

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