Assenza e irregolarità del ciclo mestruale sempre più frequenti

In Italia sempre più donne, anche giovanissime, presentano irregolarità nel ciclo mestruale, a causa di stili di vita scorretti, e questo ha portato i ginecologi a parlare di una vera e propria "malattia dell'era moderna".

Assenza e irregolarità del ciclo mestruale sempre più frequenti

Avere un ciclo mestruale regolare non è importante solo ai fini riproduttivi ma è indispensabile anche per la salute della donna, in particolare per proteggerla dalle malattie cardiovascolari e dall’osteoporosi. 

Andrea Genazzani, presidente del diciassettesimo congresso della Società internazionale di ginecologia endocrinologica, che si terrà a Firenze tra il 2 e il 5 marzo, ha di recente segnalato che sempre più donne soffrono di disturbi mestruali non sporadici e questo ha portato i ginecologi a parlare con preoccupazione di una “malattia dell’era moderna”.

La fascia di età maggiormente interessata è quella che va dai 16 ai 25 anni; infatti, circa il 15% delle adolescenti e preadolescenti italiane soffre di assenza di ciclo mestruale, un problema da non sottovalutare le cui cause principali sarebbero l’eccesso di attività sportiva, diete drastiche, marcato dimagrimento, inquinamento, sonno irregolare, eccessivo stato di stress.

Guarire, nell’arco di circa tre o sei mesi, è però una cosa possibile, sottoponendosi a terapie ormonali sostitutive (ad esempio, la classica “pillola”) in grado di stimolare la ripresa funzionale a livello ormonale, adottando uno stile di vita più regolare, magari con l’aiuto di uno psicologo.

Ma ci sarebbe anche un altro problema legato sempre al ciclo mestruale e agli stili di vita, in particolare ad un’alimentazione troppo ricca di carboidrati e zuccheri e all’età avanzata in cui si ha la prima gravidanza. Si tratta della policistosi ovarica (o ovaio policistico) caratterizzata, oltre che da irregolarità del ciclo mestruale, anche da aumento di peso e della massa muscolare.

Durante il Congresso che è stato programmato fra pochi giorni a Firenze gli esperti affronteranno queste tematiche ma i riflettori saranno puntati anche sul ruolo fondamentale della contraccezione non solo come un modo per impedire gravidanze indesiderate ma anche e soprattutto come un modo per curare malattie ginecologiche come ad esempio l’endometriosi.
Inoltre la contraccezione ormonale, proprio perché basata su un equilibrio tra ormoni estrogeni e progesterone, riduce anche la possibilità di avere fibromi all’utero (l’insorgenza di questa malattia si riduce del 17% se la pillola viene usata per cinque anni e del 32% se viene usata per dieci anni).

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