Aspirina per combattere il tumore al cervello

Un gruppo di ricercatori britannici ha presentato una nuova versione dell'aspirina, solubile e liquida, in grado di uccidere le cellule del tumore al cervello, senza che vi siano effetti collaterali.

Aspirina per combattere il tumore al cervello

Ci sono novità importanti nella cura del tumore al cervello.

Per coloro che fossero poco informati, si tratta di un tumore che ogni anno in Italia conta purtroppo otto nuovi casi diagnosticati ogni 100 mila persone, per un totale di circa 4500 nuovi tumori. Il sesso maschile risulta essere quello maggiormente colpito e solo il 20 per cento dei pazienti, nonostante l’applicazione della terapia stardard (chirurgia con conseguente radioterapia e chemioterapia) sopravvive più di cinque anni dall’esordio della malattia. Tra i sintomi, che però possono essere estremamente vari, figurano l’incapacità di muovere alcune parti del corpo, forti cefalee, confusione, disturbi dell’equilibrio, disturbi del linguaggio, cecità, allucinazioni, paralisi.

Un team di ricercatori della University of Portsmouth (Regno Unito), in occasione della Brain Tumours 2016 conference a Varsavia, ha dichiarato di aver scoperto e realizzato, con l’assistenza della Innovate Pharmaceuticals, piccola start up di Manchester, una nuova “arma” contro questa tipologia di tumore: una versione solubile e liquida dell’aspirina capace di oltrepassare la “barriera naturale” costituita dal sangue (barriera emato-encefalica) e uccidere le cellule tumorali del glioblastoma (GBM), tra le più aggressive, senza danneggiare i tessuti circostanti. La comune aspirina, che noi tutti conosciamo e consumiamo all’occorrenza per combattere l’influenza, non può agire dentro la materia del cervello, cosa che invece è in grado di fare questa sua nuova versione del farmaco, chiamata IP1867B, con due ingredienti aggiuntivi (che però non sono stati ancora svelati).

Ma c’è dell’altro: i test preliminari, condotti su cellule tumorali di adulti e bambini con glioblastoma, hanno mostrato anche che questa nuova versione dell’aspirina è risultata essere addirittura dieci volte più efficace della chemioterapia.

Gli autori dello studio, Geoff Pilkington e Richard Hill, come riporta il “Daily Mail“, hanno però sottolineato che, sebbene gli “ingredienti” siano stati autorizzati per l’uso sull’uomo, sarà necessario svolgere ulteriori test; hanno inoltre manifestato la loro speranza nel fatto che, aggiungendo dei chemioterapici al trattamento, i risultati possano essere ancora più straordinari.

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