Artrite reumatoide: sintomi e difficoltà maggiori si evidenziano nei pazienti in sovrappeso

L’artrite reumatoide, conosciuta in ambito medico con la sigla (AR), è una malattia infiammatoria che causa dolore, gonfiore, rigidità fino alla perdita di funzionalità delle articolazioni.

Artrite reumatoide: sintomi e difficoltà maggiori si evidenziano nei pazienti in sovrappeso

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune e pertanto si manifesta quando il sistema immunitario rivolge le proprie armi contro le membrane che rivestono le superfici articolari.

I sintomi, quindi ciò che riferisce il paziente, e i segni, quindi ciò che si evidenzia dagli esami clinici, sono presenti in maniera più o meno marcata e comprendono:

  1. articolazioni dolenti, calde e gonfie;
  2. simmetria delle articolazioni colpite;
  3. interessamento di polsi e articolazioni della mano;
  4. interessamento occasionale del collo, spalle, i gomiti, le anche, le ginocchia, le caviglie e i piedi;
  5. stanchezza, episodi febbrili e perdita di energia, dolore e rigidità mattutine che durano oltre 30 minuti;
  6. sintomi che persistono per diversi anni.

Questa malattia ha diverse caratteristiche che la distinguono da altri tipi di artrite, per esempio: si manifesta in modo simmetrico, se colpisce una mano anche l’altra ne è interessata, può interessare altre parti del corpo oltre alle articolazioni.

Nella maggior parte dei casi la malattia è cronica, dura cioè tutta la vita, ma potrebbero esserci lunghi periodi in cui la malattia è silente e altri in cui vi è evidenza di peggioramento.

Ciò che accade nei pazienti obesi o in sovrappeso, è che vedono regredire lentamente la malattia in quanto è fondamentale un mantenimento ideale del peso corporeo. La notizia giunge dalla società americana di reumatologia di Londra: in base a uno studio su 2700 pazienti osservati per 8 anni. Gli autori hanno messo in evidenza un rapporto inversamente proporzionale tra il peso corporeo e l’IMC e l’andamento della malattia.

Più alto era il peso, minore era il tasso di remissione della malattia, che risultava ancora più invalidante. Dolore e senso di fatica sono le ripercussioni spesso riferite. Il filo conduttore è legato all’infiammazione: “L’aumento dei livelli infiammatori legato all’obesità ha più di un punto in comune con quello determinato dalle malattie reumatiche” – afferma Elena Nikiphorou, reumatologa al King’s College di Londra e responsabile della ricerca.

Trattare l’artrite reumatoide significa anche rivedere il proprio stile di vita affinchè la malattia sia meno invalidante. I trattamenti impiegati sono di tipo farmacologico e mirano alla riduzione drastica dei sintomi; il tutto va affiancato a una dieta e uno stile di vita sano ed equilibrato. È fondamentale praticare attività fisica regolare.

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