Per gli occhiali sembra sia giunta l’ora del tramonto, dopo secoli di onorata carriere la tecnologia ha soppiantato anche loro. A decretare la loro fine sembra non sarà la chirurgia laser ma una recente scoperta medica: ci penseranno le lenti definite manco a dirlo “bioniche”. Il loro inventore è il dottor Garth Webb della Ocumetics Technology, secondo il medico “una vista perfetta debba essere un diritto umano” . Spinto da questa motivazione si è cimentato nell’invenzione di questo innovativo dispositivo.
L’applicazione di questa lente avviene in pochissimo tempo, l’impianto interessa l’interno dell’occhio malato per curarne i difetti della vista. Ancora non sono noti i difetti curabili, ma dovrebbero essere gli stessi che oggi le attuali lenti a contatto e occhiali correggono. La procedura di impianto della lente “bionica” all’interno dell’occhio interessato è simile a quella che si effettua per l’asportazione della cataratta, esso consiste nell’inserimento di una lente artificiale che può avvenire anche ambulatorialmente, senza quindi anestesia o ricovero. L’impianto viene effetttuato con una siringa, si inietta in pratica nell’occhio una particolare soluzione salina al cui interno è inserita la lente bionica ripiegata.
Dopo l’iniezione bastano appena 10 secondi e la lente bionica si apre e aderisce al cristallino. Secondo il dottor Webb, il miglioramento sulla capacità visiva è immediato e totale: “Se riuscite a vedere appena l’orologio a 3 metri di distanza, quando avrete la lente bionica riuscirete a vederlo a 9 metri”, questa la sua affermazione. L’invenzione promette di ottenere una capacità visiva ben tre volte superiore a quella di chi ha 20/20 sulla tabella di Snellen.
Le sorprese non fiscono qui, sempre secondo il dottor Webb, chi si sottopone all’impianto di queste lenti non andrà in futuro incontro a problemi di cataratta, l’intervento è più sicuro dell’attuale chirurgia laser, che oggi può portare a complicazioni comportando di fatto la rimozione di parte di tessuto corneale sano. La presentazione ufficiale di queste lenti innovative è avvenuta lo scorso aprile in occasione del settimo World Cornea Congress di San Diego, e presto inizieranno i primi test clinici. La ricerca è durata 8 anni e l’investimento di danaro ammonta a ben 3 milioni di dollari, l’impianto della prima lente dovrebbe avvenire nel 2017 con l’ingresso del prodotto nel commercio mondiale. Unica condizione “indispensabile” per sottoporsi all’intervento è l’etù anagrafica: 25 anni, infatti fino a quel momento la struttura oculare è in fase di sviluppo e ancora non ha assunto la sua struttura definitiva.