Grazie a un nuovo ecografo 4D, da oggi in Italia sarà possibile ammirare l’aspetto tridimensionale del bambino che deve nascere a colori e con immagini molto nitide. Tramite questo prezioso dispositivo sarà anche possibile ottenere in pochi secondi immagini precise di vasi sanguigni, cuore, cervello e altri organi del feto.
L’apparecchiatura in questione è dotata di sonda convex 4D a matrice elettronica, ed è la prima al mondo realizzata da GE Healthcare, divisione medicale di General Electric. L’apparecchiatura è stata disegnata proprio per applicazioni ostetrico-ginecologiche, con lo scopo di acquisire immagini e informazioni importanti sul feto ancor prima della nascita. L’attività permessa da questa apparecchiatura è fondamentale per seguire la gravidanza soprattutto nel primo trimestre della gravidanza, periodo in cui si possono rivelare dettagli utili alla salute del feto.
L’azienda ha spiegato che la macchina consente di ottenere immagini 2D, 3D e 4D di alta qualità, e inoltre ha la capacità di trasferire i dati con una velocità 10 volte maggiore. Anche la risoluzione è più alta rispetto agli altri ecografi della stessa tipologia, consentendo una maggiore chiarezza di immagini. In pratica la tecnologia 4D permette di osservare il bimbo mentre si muove in tempo reale.
Grazie anche al software HDlive permette di vedere le immagini con una fonte di luce virtuale, realizzando l’esatta posizione delle ombre e la possibilità di individuare il colore della pelle del bambino. La macchina permette di vedere il tutto senza rumori di fondo regalando un’immagine completa del feto.
Marco Campione, presidente e ad di GE Healthcare Italia, entusiasta dell’invenzione, ha commentato così questo importante traguardo: “Siamo particolarmente felici di portare anche in Italia questo dispositivo a ultrasuoni innovativo, che potrà consentire ai clinici di monitorare sempre meglio la crescita del feto. La tecnologia HDlive permette una più profonda comprensione dell’anatomia fetale e può aiutare a rivelare dettagli che solitamente non sono visibili. Questo aiuterà i medici a fornire migliori cure alla madre e al bambino ancor prima della nascita”.