Finalmente potrete dire addio alle orecchie ad ansa, meglio conosciute come orecchie a sventola.
Possiamo definire le orecchie a sventola come un difetto estetico congenito (che si forma in genere intorno al sesto mese di gravidanza), caratterizzato da una malformazione della cartilagine dell’orecchio. Si tratta di una caratteristica, spesso ereditaria, posseduta da circa il 5,6% della popolazione mondiale, perlopiù uomini (con un 59% di casi registrati negli uomini rispetto al 41% nelle donne).
In occasione del 65° Congresso Nazionale di SICPRE (Società Italiana Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), una nota azienda farmaceutica, l’Allergan, specializzata nella medicina estetica del viso e nella chirurgia mammaria estetica e ricostruttiva, ha presentato un dispositivo medico, chiamato EarFold, che promette di correggere, in modo non invasivo, le orecchie a sventola.
L’inventore di questo innovativo dispositivo è stato il chirurgo plastico Norbert Kang del Royal Free Hospital di Londra, il quale ha dedicato ben 15 anni alla realizzazione di questo progetto.
Il dispositivo, che ha ottenuto il marchio Ce ad Aprile 2015, si presenta come una clip rivestita in oro biocompatibile a 24 carati che si inserisce sotto la cute in corrispondenza dell’orecchio, attraverso una procedura ambulatoriale mininvasiva della durata di 15-20 minuti in anestesia locale, con l’obiettivo di mantenere una forma pre-impostata del padiglione auricolare. Dopo l’applicazione, la placchetta metallica può essere modellata attraverso uno strumento apposito in modo tale da creare una forma semicircolare con un angolo di curvatura più o meno ampio a seconda dei propri gusti estetici.
EarFold è sicuro perché non spezza le fibre elastiche della cartilagine auricolare; inoltre non richiede bendaggi compressivi dopo l’intervento e le complicazioni del post operatorio risultano molto ridotte, sebbene la zona interessata possa presentarsi leggermente gonfia per qualche giorno. EarFold è adatto sia agli adulti che ai bambini con età superiore ai 7 anni, sebbene sia più consigliato in età infantile.