Allarme tra lo staff medico: dottori con nervi a pezzi e scattano i TSO

Negli ospedali, a causa della pandemia, la situazione è impressionante, soprattutto per lo staff medico sottoposto a orari massacranti con scene di isteria e alcuni di loro ricoverati con TSO.

Allarme tra lo staff medico: dottori con nervi a pezzi e scattano i TSO

Con i casi Covid che continuano ad aumentare ogni giorno di più, lo staff medico è stremato e con i nervi a pezzi. Le cifre del Covid, i casi, i ricoverati e il numero degli aumenti in terapia intensiva sta mandando i medici in crisi. Stanno perdendo il sonno, la serenità e molti di loro anche la testa. Dopo due anni di pandemia, la vita per loro è davvero infernale, con chiamate, notifiche, sms che non smettono di arrivare.

Il citofono degli ospedali e del Pronto Soccorso non smette di squillare, al punto che per gli stessi esperti del settore si è di fronte alla sindrome di burnout con i medici che stanno scoppiando e andando fuori di testa. Per molti di loro è già scattato anche il TSO, acronimo di Trattamento Sanitario Obbligatorio per le mille urgenze da espletare.

I medici ormai non ce la fanno più. Gli orari sono diventati massacranti: alcuni cominciano il mattino per poi staccare la sera. Non hanno turni e sono sfiniti da continue chiamate. Ogni medico riceve fino a 1500 richieste. Gli stessi pazienti telefonano più volte al giorno, anche sul numero di casa, lasciando biglietti sul parabrezza delle loro auto o intrufolandosi di soppiatto non appena la porta dello studio si apre.

Una situazione che si aggrava ogni minuto: tra tamponi e vaccini, non ce la fanno più. A Roma due medici sono stati ricoverati: uno per il TSO e l’altro nel reparto di psichiatria dal momento che è stato trovato in strada mentre vaneggiava e in preda a convulsioni. Secondo Pier Luigi Bartoletti, vide segretario nazionale della Federazione italiana dei medici, si tratta di “chiaro disturbo post traumatico da stress, proprio come accade in guerra. I colleghi stanno subendo un fortissimo stress. Questi casi non erano mai avvenuti prima”

Sempre nella zona dei Castelli romani, una dottoressa ha dato in escandescenza prendendo a male parole sia i pazienti, ma anche le stesse forze dell’ordine giunte quando la donna si è barricata nello studio. La maggior parte dei medici manifesta chiari segnali di nervosismo, insonnia e sbalzi d’umore con errori anche di ortografia. Una situazione difficile per la quale si stanno degli incontri di auto-aiuto per confrontarsi.

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