Il fumo, diretto o passivo, è stato giustamente definito come la più grande minaccia per la salute. I dati del 2014 relativi al fumo di tabacco sono sconcertanti. Per quel che riguarda il nostro Paese, i fumatori sono 10 milioni e la percentuale di studenti dei primi anni delle scuole superiori che già fuma si aggira al 23%; di questi ultimi, minorenni, quasi il 64% non ha ricevuto un rifiuto dal venditore.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha presentato la nuova campagna anti-fumo, indirizzata perlopiù ai giovani, dal titolo “Ma che sei scemo?” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui principali rischi per la salute derivanti dal fumo, che ogni anno nel mondo uccide ben 6 milioni di persone. La nuova campagna 2015 contro il fumo ha per protagonista Nino Frassica che ha commentato così il suo ruolo da testimonial: “Io sono contro il fumo anche privatamente, perché io lo penso davvero che chi fuma è scemo”. Si tratta di una campagna dal tono molto ironico e simpatico che, non per questo, risulta però meno efficace delle altre, senza dubbio più forti, che sono state fatte dagli altri Paesi Europei. La campagna è stata presentata proprio oggi dal ministro Lorenzin, che, per l’occasione, ha voluto ricordare che il fumo provoca molte più vittime dell’alcol, delle droghe, dell’Aids e degli incidenti stradali. Beatrice Lorenzin ha inoltre dichiarato: “Il decreto legislativo che recepisce la direttiva tabacco europea è pronto e introdurrà novità importanti. Servirà a dissuadere dal consumo di sigaretta, soprattutto i giovanissimi”. E ha aggiunto: “Contro il fumo ci devono essere campagne continue di sensibilizzazione. Dopo la prima campagna contro il tabagismo che seguì alla legge Sirchia del 2003 si registrò infatti una diminuzione dei fumatori, ma poi il trend ha ripreso a crescere. Oggi si accende la prima sigaretta già ad 11 anni e questo preoccupa molto”.