Tra le complicazioni comuni durante la gravidanza vi è l’interruzione spontanea che riguarda il 15-20% dei casi. Nonostante sia una cosa del tutto naturale, sono tante le informazioni sbagliate e i pregiudizi che spesso accompagnano la perdita di una gravidanza, che a volte culmina nel dolore e nella depressione.
Da uno studio condotto dal professor Zev Williams, direttore del Programma per l’aborto spontaneo precoce e ricorrente dell’Albert Einstein College of Medicine e del Montefiore Health System di New York, è emerso proprio questo disagio che accomuna molte donne dopo l’aborto. Lo studio è stato condotto su un migliaio di donne e uomini di età compresa tra 18 e 69 anni, ed ha rivelato che negli Stati Uniti ci sono 750 mila – 1 milione di aborti all’anno, mentre nel nostro paese interessano il 15-20% delle gravidanze diagnosticate clinicamente.
Dallo studio è emersa una certa ignoranza riguardo alle cause dell’aborto. Infatti, degli intervistati il 22% pensa che la causa principale che provoca l’aborto sia uno stile di vita sbagliato, altri pensano che un’altra causa possibile siano le singole azioni compiute dalla donna, altri ancora pensano che sia colpa di contraccettivi orali o di litigi. Invece le cause biologiche di un aborto spontaneo sono infezioni, disturbi endocrini, malattie autoimmuni e eventuali malformazioni dell’utero.
La Celtin ha aggiunto riguardo a coloro che pensano che un evento stressante possa causare aborto: “Non me la sentirei di escludere un ruolo fondamentale dello stress, sul quale si sta ancora indagando”.
Ma come si fa a prevenire un aborto spontaneo? A questo proposito la Celtin ha aggiunto: “La primissima forma di prevenzione è non attendere troppo per pianificare una gravidanza; fin dal concepimento, poi, è necessario avere un buon indice di massa corporea e un’alimentazione ottimale, entrambi fattori determinanti nell’andamento complessivo della gravidanza”. E invita a non prendere più di tre caffè al giorno, ad abolire il fumo, ad aumentare il consumo di frutta e verdura e ridurre i grassi animali per abbassare i livelli di infiammazione dell’organismo.
L’aborto è pur sempre un evento che porta lutto e il 36% dei partecipanti allo studio ha detto che è quasi come perdere un figlio. Inoltre, dallo studio emerge che la solidarietà in questi casi è importante, e se viene da un amico o da un persona celebre è ancora più confortante. Il professor Zev Williams ha però ribadito che non c’è alcuna ragione di colpevolizzarsi.