21enne uccisa dalle pillole dimagranti comprate su internet

In Inghilterra, una ragazza poco più che ventenne è morta in seguito al ricovero all'ospedale: aveva assunto delle pillole dimagranti acquistate via internet. Proseguono le indagini per risalire a chi le commercializzasse

21enne uccisa dalle pillole dimagranti comprate su internet

Internet, si sa, è un universo pieno di pubblicità ingannevole. Il numero di banner pubblicitari che sponsorizzano prodotti miracolosi a prezzi accessibili, promettendo risultati palesemente inverosimili, è praticamente inquantificabile. Spuntano come funghi, e proliferano ogni giorni di più, grazie all’ingenuità della gente, facendo leva perlopiù sulle sue forti insicurezze. Una delle bufale più comuni, ed al contempo più redditizie, è quella relativa a fantomatiche diete, ai frullati o alle pillole dimagranti che promettono perdite di peso favolose in tempi ristrettissimi. “Volete addominali come questi in sole 6 settimane? Cliccate qui!”. Peccato che in Inghilterra, solo pochi giorni fa, una di queste bufale sia costata la vita ad una giovane ragazza inglese.

Eloise Aimee Parry era una ragazza come tante, insoddisfatta del suo aspetto fisico, che un giorno ha deciso di affidarsi a delle miracolose pillole vendute online per riuscire a dimagrire in vista dell’estate. Preoccupata per la famigerata “prova costume“, Eloise ha dunque deciso di acquistare un pacco di pillole dimagranti; ma qualcosa non è andato come previsto. Perché dopo averle ingerite la ragazza si è subito sentita male, ed è dovuta correre al Royal Shrewsbury Hospital. Il ricovero d’urgenza sarà inutile: Elise Aimee Parry morirà il 12 Aprile, all’età di 21 anni.

La polizia ha subito aperto un’inchiesta, allo scopo di determinare da dove provenissero quelle pillole, chi le avesse fabbricate e chi si fosse occupato di rivenderle. Jennifer Mattinson, ispettore capo, ha dichiarato alla stampa: “Siamo indubbiamente preoccupati circa la fabbricazione e la vendita di queste pillole dimagranti, e stiamo lavorando in collaborazione con alcune agenzie allo scopo di stabilire dove siano state comprate, e come sia stato promosso il loro acquisto. Il rapporto del Coroner stabilirà l’esatta causa della morte di Eloise-ha poi continuato la Mattinson-ma dobbiamo avvertire le persone di essere incredibilmente caute quando si tratta di comprare medicinali e integratori alimentari via internet”.

“Le sostanze vendute da siti non registrati possono mettere a serio rischio la vostra salute, e potrebbero essere estremamente pericolose, scadute o dei bluff”, ha infine concluso l’ispettore capo che si occuperà delle indagini. Anche la madre di Eloise, Fiona Parry, intervistata da numerosi quotidiani britannici, ha dato la sua versione della tragica vicenda: “Si tratta di una cosa tristissima, che la sua vita sia finita così presto, e sotto molti aspetti prima ancora che potesse iniziare a vivere davvero. C’erano così tante cose che avrebbe sempre sognato di fare…viaggiare, farsi una carriera, avere una famiglia…cose che ora non avrà mai la possibilità di sperimentare”.

Persino la FSA (Food Standards Agency, il dipartimento governativo responsabile della salute pubblica) dopo la diffusione della notizia della morte di Eloise, ha rilasciato un comunicato riguardante l’acquisto di pillole dimagranti, e di ogni altro genere di sostanze analoghe via internet: “Avvisiamo il pubblico di non assumere tavolette e polveri contenenti DNP, poiché si tratta di un prodotto chimico industriale non pensato per il consumo da parte degli esseri umani. Può essere incredibilmente pericoloso per la salute delle persone”.

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