USA, il suo cane lo lecca: l’infezione che ne segue gli fa perdere tutti gli arti

La triste storia è successa a Greg, 49enne padrone di un pitbull che gli ha trasmesso una grave infezione dopo averlo leccato. Il batterio presente nella saliva del cane gli è costata l’amputazione degli arti e di una parte del naso e del labbro superiore.

USA, il suo cane lo lecca: l’infezione che ne segue gli fa perdere tutti gli arti

Quella di Greg Manteufel è davvero una storia tanto triste quanto scioccante. Padrone di un pitbull di nome Ellie, il 49enne residente nel Wisconsin ha rischiato di morire dopo essere entrato in contatto con la capnocytophaga, un batterio che si trova comunemente nella saliva di cani e gatti.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il batterio non provoca alcun sintomo, ma può però arrivare ad avere conseguenze fatali soprattutto nel momento in cui il sistema immunitario sia particolarmente indebolito.

Il caso di Greg sembra però alquanto anomalo. Lui che aveva sempre goduto di ottima salute, dalla scorsa estate ha iniziato a lamentare i sintomi tipici dell’influenza. Quando la febbre, il vomito e la diarrea hanno iniziato a farsi più insistenti, si è rivolto ad un ospedale dove gli stata diagnosticata un’infezione causata proprio dalla saliva del suo adorato quadrupede.

La malattia nel frattempo stava avanzando, rischiando di compromettere le sue funzioni vitali. Da qui, per scongiurare il peggio, i medici hanno dovuto amputargli le gambe e le braccia. Non da ultimo, è stato necessario asportare una parte del naso e il labbro superiore.

Dopo aver scampato il pericolo, Greg continua ad amare il suo cane come se fosse un figlio. Il vettore del germe che gli ha rivoluzionato la vita non ha però fatto cambiare idea sui sentimenti che nutre verso il cane che, leccandolo, gli ha involontariamente trasmesso la malattia. Come da lui ribadito, l’animale non avrebbe nessuna colpa.

Al momento, l’uomo può muoversi solo ed esclusivamente facendo uso di protesi e sottoponendosi a continui cicli di fisioterapia; in futuro dovrà altresì sottoporsi ad altri interventi chirurgici.

Sul suo caso i medici non hanno una vera e propria spiegazione, ma sono arrivati al punto di ritenere che abbia contratto la malattia in quanto particolarmente sensibile al batterio. La teoria, che troverebbe conferma anche in altri casi che hanno avuto luogo negli anni scorsi, è quella che questa debolezza verso il batterio sia frutto di una particolare anomalia genetica che Greg non poteva aver modo di conoscere.

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