Un naturalista filma un rarissimo gatto selvatico

In una riserva naturale del Lazio, un naturalista ha filmato delle immagini uniche che immortalano un gatto selvatico molto raro, una specie molto difficile da avvistare.

Un naturalista filma un rarissimo gatto selvatico

Un naturalista, Christian Angelici, ha trascorso molto del suo tempo negli ultimi anni all’interno delle varie riserve naturali del nostro Paese a filmare animali selvatici, spesso sfuggenti oppure con abitudini notturne, che molto di rado si fanno osservare dagli occhi di un essere umano, spesso perché si sentono in forte pericolo di fronte agli esemplari della nostra razza.

Uno degli avvistamenti più recenti di Christian è anche uno dei più preziosi, che riguarda uno degli animali più rari e difficili da trovare ed avvistare: il gatto selvatico. Il luogo dove l’uomo ha registrato le sue straordinarie immagini è la Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa, istituita nel Lazio nel 1979.

I tratti del gatto selvatico sono del tutto simili a quelli dell’esemplare domestico, comprese le sfumature tigrate del pelo, tra le più comuni nei felini domestici, tra il grigio ed il nero, con chiazze di pelo bianco. Anche lo sguardo ed il muso sono praticamente identici, ma la coda del gatto selvatico è puntata di nero, con anelli piuttosto vistosi, sempre neri.

Lo stesso gestore della riserva naturale, Pierluigi Capone, assicura che catturare delle immagini del gatto selvatico è un avvenimento quasi unico, visto che non si avevano sue immagini nella riserva da oltre trent’anni di tentativi andate a vuoto. Il gatto si trovava nei pressi delle sponde del fiume Farfa, uno degli affluenti del Tevere.

Il gatto è stato ripreso durante un’escursione notturna, mentre si muove con grande agilità ed indisturbato nella folta vegetazione e, in un secondo momento, è stato immortalato anche durante il giorno, in un atteggiamento attento, vigile e sospettoso, quasi sapesse che una telecamera lo stava filmando.

Nello stesso filmato vengono ripresi molti altri animali, quali cinghiali, istrici, tassi, martore, volpi e scoiattoli. Rimane, invece, la preoccupazione del responsabile della riserva per la salute del fiume Farfa, nei pressi della quale foce sono state registrate le immagini: specie d’estate, l’acqua del fiume viene prelevata in grande quantità per rifornire gli acquedotti romani ed in quel periodo l’ecosistema ne risente molto.

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