Cascina Monastero è la sede del municipio della zona 7 di Milano, che corrisponde in buona sostanza al quartiere Baggio, nell’ovest del capoluogo lombardo, a metà strada tra la città, le campagne e la tangenziale Ovest. Cascina Monastero, però, ha un ospite particolare che esula completamente dalle funzioni politiche e di amministratore del quartiere milanese, e questo è il gatto Biscotto.
Biscotto ha il pelo leggermente fulvo, è molto tenero ed ha trovato l’abitudine di entrare quando possibile nel municipio numero 7, trovando per sé poltrone e sedie libere, nonché il tavolo a disposizione per fare incursioni. Quando poi arrivano gli amministratori del quartiere, Biscotto si diverte a scombussolare le riunioni, passando tra le gambe dei vari partecipanti ai consigli municipali e facendosi accarezzare e coccolare.
Non è la prima volta che un gatto si insedia a Cascina Monastero: prima di lui lo aveva già fatto il gatto Puma, un pioniere della conquista del lontano Ovest milanese: senza alcun timore reverenziale, Puma si spingeva dentro la sala comunale e, in qualche modo, deve aver comunicato questa sua abitudine agli altri gatti randagi del quartiere.
Biscotto, a differenza dei politici umani, non si è dimostrato poi così tanto attaccato alla poltrona, perché il bel gatto rossiccio ha abbandonato la sala del consiglio di Baggio per andare vivere in una nuova casa, con una famiglia tutta per lui, visto che qualcuno ha deciso di adottarlo, dopo tutto questo clamore.
Ma anche Biscotto, dopo aver vissuto questa esperienza all’interno del municipio 7, ha probabilmente comunicato agli altri gatti che c’è una comoda casa, molto ampia in cui vivere: infatti, neanche il tempo che Biscotto prendesse la via della nuova casa ed ecco che tre gatti randagi si sono appropriati della sala del consiglio.
I gatti randagi, insomma, hanno preso la buona abitudine di conquistare la sede di Cascina Monastero. Gli stessi politici locali, in fin dei conti, confermano che questi gatti, che si passano l’ingresso in sala consiliare di zampa in zampa, sono utili per addolcire alcune delle sedute più infuocate e calde per l’amministrazione del quartiere: questo non fa che bene anche alla politica locale.