Trovati gatti sporchi, denutriti e malati in un appartamento lager

A Nuvolento, nel Bresciano, è stato scoperto un appartamento già definito lager per le condizioni in cui vivevano più di 60 gatti, trovati denutriti, sporchi, senza cibo e ridotti pelle e ossa. L'Enpa se ne sta occupando per trarli in salvo.

Trovati gatti sporchi, denutriti e malati in un appartamento lager

Gli animali, a causa dell’incuria e dell’indifferenza, subiscono le sorti peggiori, proprio come è accaduto in un appartamento a Nuvolento nel Bresciano dove sono stati trovati una miriade di gatti in pessime condizioni: denutriti, sporchi, malati e anche senza denti. Un appartamento che mostra l’orrore e la prigionia in cui vivevano queste povere bestioline delle quali ora si sta occupando l’Enpa, l’Ente Nazionale della Protezione Animali. 

Gli inquilini sono stati sfrattati dall’appartamento, ma il proprietario si trova davanti uno scenario agghiacciante. In cento metri quadrati, le dimensioni dell’appartamento senza inquilini, vi sono più di 60 gatti le cui condizioni sono davvero terribili. Sono gatti che non hanno denti e pelle, malnutriti, sporchi, senza cibo né acqua, neanche una lettiera e molti sono già anche deceduti.

I volontari dell’Enpa che, insieme ai Carabinieri e alla forestale, compreso anche i veterinari, se ne stanno occupando, affermano che si tratta di una situazione senza precedenti proprio per la drammaticità e le condizioni di queste povere creature. Una vera e propria casa degli orrori dove prima viveva una coppia che rischia la denuncia per abbandono di animali e maltrattamenti e sui quali è è già stato aperto un fascicolo. 

Ad accorgersi di questo lager è stato il proprietario dell’immobile che ha chiesto aiuto. Paola Viviani, responsabile dell’Enpa della sezione di Brescia, parla della situazione in cui versano i gatti: “Si tratta di gatti non sterilizzati che nel corso degli anni si sono moltiplicati accoppiandosi in modo incontrollato tra consanguinei, e questo ha fatto sì che molti ereditassero dalla madre malattie congenite come la Fiv, simile all’Aids”

Ad oggi molte associazioni stanno intervenendo in modo da prendersi cura dei gatti di cui ne sono già stati salvati 40. Nessuno ha il microchip che è obbligatorio per legge e quindi non possono essere identificati. Viviani afferma che si tratta di un accumulo compulsivo di persone che vivono con un disagio e continua ribadendo che bisogna avvertire subito gli enti specifici e non rimanere in silenzio.

Nel frattempo, l’Enpa sta facendo una raccolta fondi per farsi aiutare e metterli in salvo. 

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