Trento, insegue un’orsa e i cuccioli per fare un video: denuncia dell’Enpa

Il desiderio del selfie perfetto porta un videomaker a inseguire un'orsa e i suoi cuccioli, che fuggono via spaventati.

Trento, insegue un’orsa e i cuccioli per fare un video: denuncia dell’Enpa

Il desiderio di un selfie perfetto che possa raggiungere tantissimi like su Facebook o su Instagram sta diventando una vera e propria moda. Per realizzarlo, sono diversi gli internauti disposti a rischiare anche la vita, come già successo in passato. L’ultima “trovata”è accaduta in Trentino, a Trento, dove un ragazzo ha inseguito l’orsa e i suoi cuccioli per provare a scattarsi un video selfie. Inutile dire che il suo gesto sia stato oggetto di denuncia da parte dell’Enpa.

L’Enpa ha denunciato il video maker che tentava di fare un selfie inseguendo l’orsa e i cuccioli nella zona di campagna di Dro in provincia di Trento, mettendo a repentaglio l’animale stesso, ma anche la sua persona. Secondo l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, il video maker avrebbe violato alcune regole, tra cui il disturbo della fauna selvatica inseguendo l’orsa.

In base a quanto riferito dall’ente, si tratta di “situazioni di disturbo degli animali selvatici non sono episodiche, ma purtroppo tendono a ripetersi con una sconcertante frequenza, soprattutto in Trentino” per cui chiedono delle sanzioni alquanto severe oltre ovviamente a campagne di sensibilizzazione articolate riguardo questo tema.

Lo stesso servizio faunistico della provincia di Trento è  intervenuto affermando che, qualora ci si trovasse di fronte a un animale quale l’orso, bisognerebbe agire con cautela e allontanarsi in silenzio. Osservarlo, fotografarlo o anche filmare, come avrebbe voluto fare il video maker, non solo è vietato, ma considerato anche pericoloso.

Nel filmato che è stato mostrato poi si vede come la mamma orsa, non appena accortasi del video maker e delle sue intenzioni, emetta dei versi forse perché spaventata e decida di allontanarsi insieme ai suoi tre cuccioli. L’ente inoltre afferma che l’animale non ha minimamente reagito, anzi, ha preferito allontanarsi e darsi alla fuga mettendo in salvo sé stessa e la propria prole, come farebbe qualsiasi mamma.

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