Stati Uniti, i lupi grigi non sono più specie protetta: al via la caccia

I lupi grigi si stanno estinguendo e gli USA stanno decidendo di decimarli non considerandoli più specie protetta. Gli ambientalisti si stanno battendo per cercare di mettere un freno.

Stati Uniti, i lupi grigi non sono più specie protetta: al via la caccia

Sempre più animali rischiano l’estinzione decimando in questo modo la loro specie. Uno degli esemplari è sicuramente il lupo grigio che, negli USA non sarà più specie protetta, per cui può iniziare ufficialmente la caccia a questo animale. Ovviamente gli animalisti non sono d’accordo e protestano contro questa ennesima decisione presa dall’amministrazione Trump. Vediamo cosa è stato deciso in merito alla questione.

Negli USA i lupi grigi non saranno più specie protetta come confermato anche dalla presidentessa dell’US Fish and Wildlife Service, ovvero Aurelia Skipwith che, all’Associated Press: “Stiamo lavorando intensamente per riuscire a farlo entro la fine dell’anno, direi che è imminente”. Oltre ai lupi grigi, si sta cercando anche di ridurre la protezione per gli uccelli migratori.

Già l’anno passato, US Fish and Wildlife Service ha deciso di eliminare il lupo grigio dalla lista a rischio d’estinzione in ben 48 paesi. Ovviamente gli animalisti non sono d’accordo e stanno intentando diverse azioni legali in tal senso per la loro protezione. I lupi grigi si trovano nella regione dei Grandi Laghi, ma anche in alcune zone a nord degli USA.

Oggi, in seguito all’uccisione, ne sono rimasti soltanto 6 mila esemplari. In alcuni stati, quali Montana, Idaho, Wyoming e parti dell’Oregon, dello Utah e stato di Washington, non fanno più parte della lista a rischio d’estinzione. Secondo Skipwith, dal momento che il lupo si è “ripreso biologicamente” è giusto rimuoverlo dalla lista e, quindi, dare il via alla caccia nei suoi confronti.

Oltre agli ambientalisti, anche la Humane Society e altri gruppi di protezione della fauna selvatica sostengono che i lupi siano ancora una specie vulnerabile e, quindi, vanno protetti. Da parte dell’amministrazione Trump, non vogliono sentire ragioni e la stessa Skipwith rincara la dose: “Quando ci si intromette in una causa, dopo che si è avuto un tale successo, si sottraggono risorse alle specie che ne hanno più bisogno”.

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