Un inquietante fenomeno si è verificato a Ferrol, città della Galizia, in Spagna, dove circa 200 storni sono caduti improvvisamente dal cielo. Gli uccelli hanno colpito auto e passanti, provocando un rumore fragorso quando sono caduti a terra. Molti degli animali sono morti, mentre alcuni sono rimasti seriamente feriti e portati in un centro di cura dai volontari. Si sta indagando su che cosa possa essere successo, anche se sembra escluso che gli uccelli fossero in qualche modo malati.
Sui cadaveri degli storni in queste ore sono stati condotti approfonditi esami diagnostici per cercare eventuali patogeni, come ad esempio quello dell’H5N1, la cosiddetta influenza aviaria, che ha già provocato vari focolai anche in Italia. Sembra esclusa anche la moria per fologorazione, in quanto gli uccelli non avrebbero toccato nessun cavo della corrente elettrica. La scena è stata definita dai testimoni come “apocalittica”. I corpi senza vita dei volatili sono stati poi recuperati dai marciapiedi.
L’evento vicino all’ospedale
L’episodio si è verificato nei pressi del locale ospedale di Ferrol. Il quotidiano locale La Voz de Galicia ha pubblicato le immagini di quanto accaduto e due testimoni hanno raccontato alla stampa che quando lo stormo si è levato in volo non si è notato nulla di strano. La caduta è avvenuta all’improvviso.
“Hanno iniziato a cadere su di noi, contro di me come e una ragazza che stava scendendo per strada, siamo rimasti senza parole” – queste le parole di un testimone oculare. La paura è stata davvero tanta. Tali episodi sono rari, ma quando accadono fanno notizia. Che cosa sia accaduto a questi uccelli resta ancora tutto da capire.
Un episodio simile si è verificato lo scorso Capodanno a Roma, quando nei pressi della stazione Termini centinaia di uccelli vennero trovati morti per terra. Anche in quel caso i volatili caddero improvvisamente al suolo. Gli esperti ritengono che i fatti di Ferrol possano essere stati causati da una collisione aerea tra le due ondate di uccelli che in quel momento si erano levate in aria.