Gli scienziati cinesi hanno clonato un cane, un esemplare di bracchetto, attraverso l’utilizzo di cellule non riproduttive: il cane ora vive accanto alla propria madre genetica. Un primato ottenuto dai cinesi, i quali però sono incalzati dai coreani della Corea del Sud, che rivendicano a loro volta il primato della clonazione di un cane attraverso questa tecnica.
Il cane nato attraverso questa avanzata tecnologia si chiama Longlong ed è un bracchetto che gode di ottima salute. Il cane ottenuto con questa tecnica, secondo il capo di questo progetto, lo scienziato Lai Liangxue, è un eccezionale risultato di una tecnologia che può essere ripetuta anche in altri numerosi casi, perché questa combinazione di ingegneria genetica e di clonazione può riservare molte sorprese e vantaggi.
Questi passi in avanti riguardano la selezione di alcune caratteristiche genetiche dipendenti dal DNA che possono ritornare utili, ad esempio, ai cani in dotazione alla Polizia, quali una migliore muscolatura, un olfatto ed un fiuto più sviluppato ed una velocità in corsa maggiore. La selezione genetica ha fatto passi da gigante.
La clonazione del piccolo cane Beagle all’Istituto di genetica di Cantao è in grado di minimizzare la possibilità di non ottenere un cane dalle caratteristiche desiderate e la combinazione e la modifica dei geni è il punto di forza attraverso il quale questo laboratorio si ritrova all’avanguardia rispetto agli altri sparsi per il mondo, sconfiggendo ogni difetto genetico e rendendo il cane ottenuto dalla clonazione più resistente alle malattie.
Tutto questo porterà la Polizia cinese ed altri compartimenti dell’immensa struttura industriale e sociale della terra di Pechino ad avere dei cani utili per diverse mansioni, quali la ricerca di piste, il ritrovamento di tracce utili alla risoluzione di delitti, il pedinamento di criminali e di avere dei cani da guardia più affidabili a protezione delle proprietà dei privati.