Russia, dramma imprevisto: il cane "spara" uccidendo un cacciatore

Episodio incredibile, sfortunato e drammatico per un cacciatore che in Russia stava svolgendo una battuta di caccia nel gelo delle steppe coperte dalla neve: il cane preme per errore il grilletto del fucile e lo uccide.

Russia, dramma imprevisto: il cane "spara" uccidendo un cacciatore

In Russia, con tanto dramma e dolore, un cacciatore è stato ucciso nel corso di una battuta di caccia che si svolgeva tra le nevi e i ghiacci della regione russa di Saratov, nei pressi del fiume Volga, il quale diventa teatro, con le sue superfici ghiacciate, di perlustrazione da parte degli uomini armati di fucile a caccia di qualche grosso animale da predare.

L’episodio, al di là di quello che si possa credere, non è stato concretizzato dalla mano dell’uomo, ma dalla zampa di un cane, il quale, in modo del tutto involontario, è diventato un omicida: il suo sparo è costato la vita a Sergej Terekhov, un 64enne della zona che si è recato nella mattina di domenica in quella zona, molto adatta per le battute di caccia invernali.

Nel momento in cui i due uomini hanno aperto il portellone posteriore della macchina, i cani sono scesi di tutta fretta. I due cani sono saltati addosso ai loro cari amici umani per esprimere tutto il loro affetto e la riconoscenza per quanto fanno per loro per tutti giorni, ma ecco che lo scenario gioviale tra uomo e cane si trasforma nel peggiore dei drammi.

Il signor Terekhov aveva già caricato il suo fucile e lo aveva appoggiato sul ginocchio, con la canna rivolta verso il corpo. Il cane ha toccato con una zampa il grilletto, lo sparo è stato devastante per Sergej, il quale è stato ferito in modo gravissimo all’addome. L’uomo è stato trasportato all’ospedale più vicino, però, giunto nella struttura medica, è morto poco dopo.

Era un cacciatore abbastanza esperto. Era sobrio e aveva il porto d’armi. Tutto era in ordine. È stato un incidente”. Questo è ciò che dichiara il ricercatore Alexander Galanin, che ha indagato sulla vicenda. Le conclusioni, quindi, sono quelle di una vicenda tristissima che mischia una sfortuna senza limiti con una dose di imprudenza non propria di un cacciatore navigato come ers il signor Sergej Terekhov.

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