Russia, dei cani sono diventati blu. Si indaga sui rifiuti chimici

In Russia è stato avvistato un branco di cani dalla pelliccia azzurra. Si indaga sui rifiuti chimici delle industrie mentre le foto fanno il giro del web.

Russia, dei cani sono diventati blu. Si indaga sui rifiuti chimici

In Russia, più precisamente a Dzerzhinsk, città situata nella regione russa di Nizhny Novgorod, è stato avvistato un branco di cani randagi dalla pelliccia azzurra. Sono state scattate delle foto per testimoniare l’evento che ha destato non poco scalpore fra la popolazione.

Si tratterebbe di un branco di 7 cani che si agirerebbero nelle vicinanze dello stabilimento di Dzerzhinskoye Orgsteklo. La fabbrica è abbandonanta a causa di problemi finanziari circa 6 anni ma in passato era utilizzata per produrre acido cianidrico e plexiglass.

Il commissario che gestisce il fallimento dell’azienda ha dichiarato “Forse hanno trovato i resti di alcune vecchie sostanze chimiche e vi hanno rotolato dentro, e forse era solfato di rame. Devono aver trovato qualcosa. Nessuno li controlla. Non possiamo sostenere i costi per catturare gli animali randagi e sterilizzarli”.

Le autorità della città hanno chiesto il permesso di entrare nello stabilimento e nell’area vinica per avvicinare i randiagi, catturarli e sottoporli ad analisi accurate. Secondo ciò che emerge dalle immagini riportate, infatti, gli animali non avrebbero delle buone condizioni di salute ma è necessario sottorli a dei controlli per tutelarli.

Le foto scattate sono diventate virali su VK, un popolare social network russo e non hanno lasciato i cittadini indiffernti.Secondo gli esperti, il colore della pelliccia dei cani sarebbe dato dal solfato di rame con cui potrebbero essere entrati in contatto. C’è da sottolineare fino all’inizio degli anni 90 è stato uno dei principali siti di produzione di armi chimiche della Russia.

Un episodio molto simile è avvenuto a Mumbai nel 2017. Anche in quel caso furono avvistati dei cani dal colore azzurro. Si trovavano nelle vicinanze della zona industriale di Taloja. In quel caso i rifiuti chimici venivano rilasciati nel fiume Kasadi, i cani molto probalbilmente bevevano le acque contaminate del fiume. Furono effettuati dei test su quelle acque ed il risultato fu sconvolgente, i lievelli di cloruro erano elevati a tal punto da essere tossici per la flora e la fauna del luogo.

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