Roseto degli Abruzzi, il comune rifiuta lo sfruttamento di animali al circo

L'amministrazione comunale e il sindaco hanno valutato attentamente la questione e hanno ritenuto che l'uso di animali nei circhi rappresenti una pratica antiquata e non rispettosa nei confronti degli animali stessi.

Roseto degli Abruzzi, il comune rifiuta lo sfruttamento di animali al circo

Il Comune di Roseto degli Abruzzi, situato in provincia di Teramo, ha deciso di rispondere alle critiche sollevate dagli abitanti riguardo all’arrivo del circo Orfei nella città. In particolare, si è sollevata una polemica sui social media riguardo alla presenza di animali nel circo. L’amministrazione comunale ha voluto quindi precisare che non è stata concessa alcuna autorizzazione per l’uso di animali durante gli spettacoli circensi nella città.

Il circo Orfei ha allestito il suo tendone presso il Palasport di piazza Olimpia, ma secondo il regolamento per il benessere degli animali approvato nel 2020 dal Comune di Roseto degli Abruzzi, l’utilizzo di animali all’interno dei circhi è categoricamente vietato. Le locandine che annunciavano gli spettacoli includevano immagini di coccodrilli, giraffe, tigri, zebre e leoni, ma l’amministrazione ha sottolineato che queste decorazioni non corrispondono alla realtà degli spettacoli.

L’amministrazione comunale ha sottolineato che i circhi che desiderano svolgere le loro attività nel territorio di Roseto degli Abruzzi devono rispettare rigide prescrizioni. In particolare, devono ottenere una certificazione che attesti il rispetto delle norme sulla gestione degli animali nei circhi, emessa dalla commissione CITES istituita presso la commissione dell’ambiente. Inoltre, un’ordinanza comunale ha vietato l’utilizzo di alcuni animali negli spettacoli circensi, tra cui primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe e rapaci diurni e notturni.

Il sindaco Mario Nugnes e l’assessora Annalisa D’Elpidio hanno dichiarato che l’obiettivo dell’amministrazione è quello di favorire uno spettacolo circense che si concentri sulle abilità artistiche, acrobatiche e comiche degli artisti, in modo da creare un’esperienza divertente per tutta la famiglia senza lo sfruttamento degli animali. È importante notare che, attualmente, non esiste in Italia una legge nazionale che vieti l’utilizzo di animali nei circhi. La legge nazionale vigente, approvata nel 1968, riconosce la funzione sociale dei circhi e sostiene il settore, senza alcun riferimento specifico agli animali.

Di conseguenza sono i singoli comuni che adottano ordinanze per vietare l’utilizzo degli animali nei circhi durante gli spettacoli. Tuttavia, queste ordinanze sono frequentemente impugnate e i giudici amministrativi tendono a dare ragione alle compagnie circensi, creando un circolo vizioso che mette a rischio il benessere degli animali coinvolti. È stato compiuto un piccolo passo avanti con l’approvazione della Legge delega sullo spettacolo, avvenuta nel luglio del 2022, che vieta l’uso di animali selvatici come tigri, leoni ed elefanti negli spettacoli circensi.

Tuttavia, a causa del rinvio della conversione del Disegno di Legge Milleproroghe“, l’entrata in vigore delle nuove leggi sullo spettacolo dal vivo, compreso il divieto sull’utilizzo degli animali nei circhi, è stata posticipata al 18 agosto 2024. Nel frattempo, si verificano ancora situazioni pericolose, come le fughe degli animali dai recinti e le incursioni su strade e superstrade, che mettono in evidenza l’urgenza di una normativa più stringente.

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