Ragno delle banane: il suo morso uccide l’uomo dopo aver stimolato l’erezione

Conosciuto come uno degli aracnidi più velenosi del mondo, il ragno delle banane, nonostante i rigidi controlli, in più di una circostanza ha raggiunto alcuni supermercati europei, facendo temere il peggio.

Ragno delle banane: il suo morso uccide l’uomo dopo aver stimolato l’erezione

Solo qualche mese fa, la scoperta di un ragno delle banane nel porto di Gioia Tauro aveva allarmato le autorità, preoccupate per l’arrivo in Italia di uno degli aracnidi più pericolosi del mondo. Conosciuto anche come ragno vagabondo brasiliano, il Phoneutria nigriventer è particolarmente temuto per il suo morso, dieci volte più tossico di quello della vedova nera.

Gli effetti collaterali della puntura di questo aracnide sono tutt’altro che trascurabili. Oltre a provocare vomito, spasmi, tachicardia, shock anafilattico ed edema polmonare, negli uomini il veleno di questo micidiale killer determina una condizione nota come priapismo, in altre parole una lunga e dolorosa erezione che può protrarsi fino a quattro ore, conducendo poi alla morte.

I ragni della banane cacciano soprattutto di notte, mentre di giorno preferiscono nascondersi nei tronchi, tra le rocce e non di rado all’interno dei caschi di banane. Quando percepiscono un pericolo sollevano le zampe anteriori, colpendo a morte la loro vittima. Per questo motivo, nel caso di un incontro ravvicinato con questo temibile ragno, è meglio rimanere il più possibile immobili: il più delle volte sarà lui stesso ad ignorare la controparte, a patto di non sentirsi minacciato.

Se dovesse però assumere la posizione di attacco, pungendo la propria vittima, qualora il morso non faccia male potrebbe essere un buon segno, in quanto starebbe ad indicare che era “a secco”, quindi privo di veleno. Se invece il dolore è acuto e la zona interessata si arrossa gonfiandosi a dismisura, sarebbe sbagliato farsi prendere dall’ansia e soprattutto dall’agitazione. In questo caso è opportuno chiamare il pronto soccorso, chiedendo agli operatori sanitari di portare con sé l’antidoto.

Come però anticipato, essendo un potente vasodilatatore, il veleno di questa specie di ragni ha particolarmente interessato gli scienziati, che contano di isolare i composti responsabili dell’erezione. L’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere è contribuire alla creazione di nuovi farmaci che possano essere di aiuto a chi soffre di disfunzione erettile.

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