Di aspetto non certo rassicurante, i ragni – così come del resto insetti e serpenti – rientrano in quella categoria di animali che l’uomo ritiene tra i più disgustosi in natura. Da qui in molti non si fanno molti scrupoli ad eliminarli, soprattutto se decidono di tessere la loro ragnatela in qualche angolo di casa.
Eppure decidere di ucciderli non sarebbe affatto la scelta più giusta, anzi, sarebbe per noi controproducente. I ragni svolgono infatti un ruolo molto importante nella catena alimentare, essendo in grado di eliminare ogni anno dai 400 agli 800 milioni di tonnellate di insetti. Senza questi predatori, il pianeta sarebbe infestato di mosche, moscerini, zanzare, pappataci, scarafaggi, moscerini, pulci e cimici. Si tratterebbe di uno scenario per noi davvero invivibile.
Se si considera poi che gli aracnidi ospitati nelle nostre case non sono aggressivi, né tanto meno pericolosi per l’uomo, possiamo ad occhi chiusi considerarli dei nostri alleati. È sì vero che esistono in natura delle specie molto pericolose e letali, ma i comuni ragni di casa sono per lo più innocui e non attaccano l’uomo a meno che non si sentano in pericolo. In questo caso possono arrivare a pungerci, ma nella maggior parte dei casi determinano gonfiori e arrossamenti che non richiedono l’intervento del medico.
Da qui è decisamente meglio abbracciare la politica del vivi e lascia vivere. Anche perché questi animaletti si nutrono di insetti per noi fastidiosi. Ogni ragno quotidianamente è capace di mangiare l’equivalente del suo peso in insetti.
Senza poi dimenticare che nutrendosi di parassiti come pulci, blatte, zecche e zanzare, contribuiscono a ridurre la diffusione di malattie anche tra i cani e i gatti. A questo punto è decisamente meglio lasciarli dondolare sulle loro tele, strumenti grazie ai quali rimuoveranno naturalmente quegli insetti che noi dovremmo invece eliminare spruzzando nell’aria prodotti chimici nocivi.