Premio IgNobel ai fisici che hanno svelato il mistero delle feci cubiche del vombato

A scoprire perché le feci del piccolo marsupiale siano cubiche, sono stati i fisici del Georgia Institute of Technology, che si sono così aggiudicati l’IgNobel 2019, il premio che spetta per le ricerche più strane, divertenti e assurde.

Premio IgNobel ai fisici che hanno svelato il mistero delle feci cubiche del vombato

Sino ad oggi le feci cubiche del vombato, piccolo marsupiale originario dell’Australia, avevano rappresentato per la scienza un rompicapo di assai difficile soluzione. Ma a svelare l’arcano sono stati finalmente gli esperti di dinamica dei fluidi del Georgia Institute of Technology capeggiati da Patricia Yang.

La scoperta giunta dopo mesi di lavoro, ha permesso loro di aggiudicarsi l’edizione 2019 del premio IgNobel per la fisica. Questo riconoscimento assegnato dalla rivista divulgativa USA Annals of Improbable Research, spetta alle ricerche più assurde, ridicole ed improbabili; all’apparenza inutili, il più delle volte si dimostrano anche decisamente molto strane e divertenti.

E in effetti le feci quadrate del vombato, da tempo facevano discutere la comunità scientifica. Diversi biologi avevano cercato di giungere alla soluzione del rebus, ma alla fine a risolverlo è stato un’equipe di fisici. Del resto pur parlando di cacca, la curiosità di svelare perché fosse l’unico animale a produrne di questa forma era davvero tanta. I ricercatori hanno infatti scoperto che questi animaletti hanno una tecnica tutta loro per espellere le feci. Solitamente la forma dell’ano le modella rendendole più ovoidali, ma nel caso del vombato non funziona in questo modo.

Diffuso nelle zone più fredde dell’Australia orientale e meridionale, il piccolo quadrupede ha un intestino non omogeneo ma particolarmente spigoloso. Nutrendosi per lo più di erbe molto secche, la conformazione delle feci molto aride si genera già all’interno delle spigolature dell’intestino, senza poi aver modo di subire alterazioni durante l’espulsione.

Stando a quanto scoperto, le deiezioni a forma cubica sono la diretta conseguenza di un lungo processo evolutivo, necessario per far in modo che gli escrementi non rotolino, ma segnino il territorio su cui vengono depositati come se fossero dei piccoli mattoni. Non sorprende quindi che l’animale ne faccia uso per costruire delle barriere che delimitano e difendono le proprie tane.

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