Peta: cani veri usati come premi del gancio acchiappa peluche

L'organizzazione mondiale che si occupa degli animali da compagnia denuncia un fatto gravissimo: pare che in Cina ed in Giappone, in più di un'occasione, dei cani veri siano stati usati come premi al posto dei pupazzi nel gioco del gancio "acchiappa-premi".

Peta: cani veri usati come premi del gancio acchiappa peluche

Non è purtroppo la prima e non sarà l’ultima volta che veniamo a conoscenza di animali sfruttati in maniera disumana. Questa volta il fatto emerso è gravissimo ed orribile. Secondo la Peta, l’organizzazione mondiale che tutela gli animali da compagnia, dei cani veri sarebbero stati utilizzati come premi in alcuni giochi meccanici, quelli che si trovano ai luna park, nelle sale giochi e nei centri commerciali.

Il fatto sarebbe avvenuto in Cina ed in Giappone e foto e video dimostrano in maniera inequivocabile quanto emerso: il gioco è quello noto a tutti, la macchinetta con il gancio acchiappa-premi che, spendendo un gettone, permette di agganciare pupazzi o sfere di plastica contenenti i più vari oggetti. Stavolta, è qui l’orrore, nella macchina appaiono dei cuccioli di cane vivi.

Il biologo Daniel Schneider si è imbattuto, navigando sul web, in un video che potrebbe sembrare promozionale: nel filmato una persona partecipa al classico gioco, con i vetri trasparenti che mostrano, tra alcuni pupazzi, dei cuccioli di volpino di Pomerania che, come da prassi pubblicitaria, viene agganciato, portato verso la botola e poi raccolto come premio.

Il fatto agghiacciante è stato postato su Twitter dallo stesso biologo e, in poco tempo, ha raggiunto anche le associazioni animaliste, tra cui la Peta, che ha per prima preso in mano la situazione e si è mossa con i suoi legali, attivando le forze dell’ordine giapponesi, dove pare che il video sia stato girato, dagli indizi che mostra lo stesso contenuto visivo.

Se i cani sono reali non è un gioco innocuo, ma piuttosto una questione di vita o di morte: possono essere facilmente feriti a causa del gancio e se venissero lasciati a lungo lì dentro andrebbero incontro ad una dolorosa morte per disidratazione o fame“. L’attivista Elisa Allen denuncia l’orrore e, purtroppo, non è una novità che nei paesi dell’Estremo Oriente gli animali vengano usati come premi nei giochi degli spettacoli circensi. L’inchiesta continuerà allo scopo di portare a termine il fenomeno.

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