L’Asl di Roma 1, durante un tavolo tecnico presieduto dal Prefetto Lamberto Giannini, avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per effettuare un controllo sanitario presso la Sfattoria degli Ultimi, il rifugio per animali maltrattati alle porte di Roma. Paola Samaritani, proprietaria della struttura, ha espresso preoccupazione e stupore per la richiesta, sottolineando che non hanno mai impedito l’accesso all’Asl alla struttura e che non capiscono la motivazione di una simile azione.
La richiesta sarebbe stata motivata dai controlli relativi al monitoraggio della peste suina africana. La storia della Sfattoria degli Ultimi è stata segnata da un braccio di ferro con l’Asl Roma 1, che in passato aveva ordinato l’abbattimento di suini a causa della vicinanza della struttura a focolai di peste suina africana. Grazie alla resistenza degli attivisti e al supporto legale, i suini furono salvati e la struttura poté continuare la sua attività come santuario per animali non destinati al consumo umano.
Samaritani teme che possa ripetersi a Roma quanto accaduto a Sairano, con l’ingresso forzato degli operatori sanitari e l’abbattimento degli animali. La proprietaria chiede che vengano rispettate le normative previste per i rifugi animali e non quelle degli allevamenti, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dalla Sfattoria e da altre strutture simili nel salvare vite.
Samaritani fa appello alla comunità affinché tenga alta l’attenzione sulla situazione della Sfattoria e sulle sfide che affronta, sottolineando l’importanza del sostegno e della solidarietà per continuare a garantire la tutela degli animali bisognosi. L’improvviso interesse delle autorità sanitarie nei confronti della Sfattoria ha destato non poco stupore e preoccupazione in Paola Samaritani, che si è mostrata sorpresa per la richiesta di utilizzo dei corpi di Polizia per l’accesso alla sua proprietà.
La donna ha dichiarato di non aver mai avuto problemi di questo genere in passato e di essere disposta a collaborare per garantire la sicurezza degli animali presenti nella sua struttura. La situazione si è fatta dunque più tesa e complicata per Paola, che si trova ora ad affrontare una delicata questione di salute pubblica.