Kiska è un nome che in questi giorni sta girando molto sul web. Lei è una balena, che è stata definita ‘la più sola del mondo’. Le sue immagini angoscianti stanno commuovendo milioni di persone. Grazie a Phil Demers è stato possibile vedere la balena nella sua vasca dalle dimensioni insufficienti che si trova in un parco a tema in Canada.
Nel video che sta circolando sul web si assiste alla disperazione dell’animale, che pur di tirarsi fuori da quella situazione compie dei gesti autolesionistici. L’attivista Phil Demers su Twitter ha riferito che il video è stato girato il 4 settembre 2021. I volontari che sono contrari a tenere in stato di cattività animali che per loro natura necessitano di ampi spazi sono entrati di soppiatto nel parco MarineLand.
La loro attenzione è finita proprio su Kiska, che aveva dei comportamenti alquanto anomali. L’orca infatti sbatteva la testa contro il muro. A conclusione del suo post-denuncia sul noto social network di condivisione di notizie, Phil ha esortato tutti a condividere, ma soprattutto a dire basta alla crudeltà che si compie ancora contro tanti animali.
Ed è per questo che ha lanciato l’hashtag #FreeKiska. La storia dell’orca è molto singolare. E’ stata strappata dalle acque islandesi, ed è riuscita a sopravvivere ad altri suoi simili. Anche ai suoi figli. Da circa 10 anni vive ormai completamente sola nella sua piccola vasca. Troppa solitudine, che l’ha portata a manifestare dei comportamenti curiosi, per non dire molto preoccupanti e che parlano da soli.
Alterna periodi di totale immobilità a momenti in cui sbatte la testa contro i muri della vasca. Forse per lenire il suo dolore straziante, forse per far capire quanto male stia. Stando alle parole di Rob Lott del Whale and Dolphin Conservation, il comportamento è dovuto allo stress. Oltre 40 anni di vita nel parco canadese sono troppi.
Stesso comportamento che si è riscontrato in altre orche in cattività, dove mancano gli stimoli che altrimenti avrebbero in mare. Lo stress potrebbe portare anche ad alcune malattie, poiché interferisce sulle difese immunitarie. In situazioni molto gravi potrebbe portare l’animale alla morte. Per aiutare Kiska è stata aperta una petizione su Change.org, dove sono state raccolte più di centomila firme in poche ore.