Una nuova specie tropicale di pesce, il tordo con la basetta (Pteragogus trispilus), è stata recentemente avvistata nelle acque italiane, generando grande interesse tra gli studiosi e gli amanti della biodiversità marina. Questo evento segna un altro passo nella crescente presenza di specie aliene nel Mediterraneo, sollevando interrogativi sulle possibili conseguenze per l’ecosistema marino locale.
Il tordo con la basetta è un piccolo pesce dalle abitudini costiere originario del Mar Rosso che ha fatto il suo ingresso nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez. La sua presenza in queste acque è stata documentata per la prima volta nel 1991 lungo le coste israeliane e, da allora, ha rapidamente colonizzato numerosi paesi del Mediterraneo orientale, stabilendo popolazioni permanenti in Libano, Siria, Turchia, Cipro, Grecia, Egitto e Libia.
Lo scorso anno, la specie era stata segnalata nelle acque di Malta, e oggi, ulteriori avvistamenti hanno esteso la sua distribuzione fino alle coste italiane. Il filmato che documenta per la prima volta la presenza del tordo con la basetta in Italia è stato realizzato dai subacquei di Sailing Bubbles, una compagnia di charter operante nello stretto di Sicilia. Le riprese sono state effettuate a una profondità di 7 metri presso le Isole Pelagie.
Il dottor Ernesto Azzurro, dirigente di ricerca presso l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Cnr-Irbim di Ancona, ha commentato l’evento, spiegando: “L’arrivo di questa specie aliena era prevedibile, considerando la sua presenza nello stretto di Sicilia. Ora, è giunto il momento delle nostre coste italiane. Il tordo con la basetta, come altri membri della famiglia dei labridi, è una specie carnivora. Tuttavia, gli impatti di questa invasione sono ancora poco conosciuti. Nonostante le sue modeste dimensioni, si nutre principalmente di piccoli animali marini come gasteropodi, foraminiferi e minuscoli crostacei“.
La distribuzione geografica del tordo con la basetta e la sua progressiva espansione verso le acque italiane possono essere monitorate tramite Ormef.eu, un geoportale curato dal Cnr-Irbim. Questo portale fornisce informazioni, mappe e animazioni relative alla presenza di oltre 200 specie di pesci esotici nel Mediterraneo, che è attualmente il mare più invaso al mondo da specie non autoctone.