Un povero gatto, come molti altri in questo periodo invernale, ha cercato un riparo dal grande freddo in qualche ripostiglio o piccolo edificio, purtroppo non riscaldato in nessun modo. Il rischio di morire, credendo erroneamente di salvarsi dal gelo, è molto concreto e questi animali vengono trovati quasi sempre troppo tardi, quando si entra in questi locali per manutenzioni o pulizie.
Una donna, uscendo dal proprio ufficio, è passata di fronte a una di quelle piccole cabine basse e strette dove sono riposti i contatori elettrici: lì ha udito un flebile miagolio e si è avvicinata, scoprendo che all’interno di questo minuscolo ripostiglio c’era un batuffolo di pelliccia che stava piangendo per trovare qualche samaritano che lo salvasse: si trattava di un piccolo gattino.
Toccare quell’esserino in un posto così stretto non era per niente semplice, così la donna si è servita di un mestolo da cucina e delicatamente ha tratto fuori quel gattino dall’angusto spazio in cui si era andato ad infilare: per portarlo con sé a casa si è servita di un asciugamano per riscaldarlo e poi lo ha messo in una scatola.
Giunto a casa, per un paio di giorni, il micino si è messo in disparte con le poche forze che aveva, diffidente della sua salvatrice. Successivamente il gatto ha messo il muso fuori dal suo nascondiglio ed ha potuto essere coccolato dalla sua nuova padrona, Jenna, che gli ha dato cibo e cure in abbondanza ed ha deciso di chiamarlo Nugget.
La crescita di Nugget, da quel momento, è stata rapida e vigorosa, e il micino è diventato un bel gatto, che vive con serenità assieme agli altri due gatti di Jenna, ed è rimasto dolcissimo, come quando lei lo ha trovato, con il suo sguardo vispo e sveglio e con tutta quella tenerezza e quelle coccole che solo un gatto salvato da un crudele destino può dare.