Muore il cane Kaos, uno degli eroi a quattro zampe di Amatrice

É stato trovato morto per avvelenamento dal suo addestratore uno dei cani eroi di Amatrice, Norcia e Campotosto, impegnato nella ricerca di persone sotto le macerie dei paesi colpiti dal terremoto del centro Italia.

Muore il cane Kaos, uno degli eroi a quattro zampe di Amatrice

Uno dei cani eroi che hanno contribuito alle ricerche dei dispersi in seguito al terremoto del centro Italia, è stato brutalmente avvelenato. Si chiamava Kaos ed a darne la triste notizia è il proprietario, l’addestratore aquilano Fabiano Ettorre: “Dalle condizioni in cui è stato trovato l’animale, nel giardino di casa, al 99% la morte sarebbe riconducile ad un crudele avvelenamento“; distrutto dal dolore, continua: “Non ho parole, non riesco a comprendere un atto così orribile“.

Una volta denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, durante un sopralluogo gli agenti hanno provveduto ad accertarsi dell’assenza di altri bocconi avvelenati nel circondario dell’abitazione Sant’Eusanio Forconese (AQ). Inoltre, hanno analizzato gli esiti dell’autopsia, secondo cui Kaos è stato ucciso utilizzando la metaldeide, un prodotto utilizzato in agricoltura come lumachicida. Ora le indagini della Forstale dell’Aquila si intensificano per capire da dove possa essere arrivato il veleno.

Il triste annuncio è arrivato in una nota di Rinaldo Sidoli, giovane blogger attento alle tematiche ambientalistiche e ai diritti degli animali: “Era un salvatore avvezzo a scavare tra macerie e inferno, chi ha posto fine alla sua vita è un criminale pericoloso che va fermato“. Sidoni conclude affermando che le forze dell’ordine non si fermeranno finché il colpevole non verrà consegnato alla giustizia e che bisognerebbe lavorare ad una nuova proposta di legge che preveda pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali, per fare in modo che episodi come questo non si verifichino più.

Attualmente in Italia il maltrattamento di animali è un reato penale, descritto dall’art.544 ter, ai sensi del quale chiunque per crudeltà cagiona una lesione ad un animale è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi; la pena è aumentata della metà se dai fatti deriva la morte dell’animale.

Ad oggi la regione in cui il maltrattamento sugli animali, in base al numero di denunce effettuate, vede il maggior numero di casi è la Lombardia, mentre la Basilicata e il Molise sono, invece, agli ultimi posti delle triste classifica, anche se rimane il dubbio sul numero di denunce che non vengono sporte.

Continua a leggere su Fidelity News