Maxi sequestro di cuccioli di cane: 115 piccoli salvati lungo l’autostrada

La collaborazione tra la Polizia Stradale e la Noava ha portato ad un risultato encomiabile: 115 cuccioli di cane salvati dal traffico illegale e portati al sicuro nei canili, in attesa di adozioni legali.

Maxi sequestro di cuccioli di cane: 115 piccoli salvati lungo l’autostrada

In questo periodo, rispetto agli anni scorsi, il numero degli abbandoni dei cani sta visibilmente scendendo, per una serie di fattori di varia natura, anche per una presa di coscienza da parte della comunità civile. Ciò che invece sale è il fenomeno del traffico illegale di cani, specialmente quello proveniente dai Paesi dell’Est Europa; un’operazione ben condotta ha dato un serio colpo a questo commercio illecito.

Grazie alla collaborazione tra la Polizia Stradale e il Noava (il Nucleo Operativo per l’attività di vigilanza ambientale), operante nel Friuli Venezia Giulia, è stato possibile mettere a segno tre blitz nel corso delle giornate del 5 e 8 giugno e del 14 luglio, che ha permesso il sequestro di un totale di ben 115 cuccioli di cane, destinati ad una vendita illecita in un circuito parallelo a quello legale.

Tra questo centinaio di cagnolini, si trovano cani di razza come Boston terrier, Golden retriever, Husky siberiano, Maltesi, Shiba inu, Spitz e Teckel; il valore di questo immorale carico di animali avrebbe fruttato all’incirca 100 mila euro ai trafficanti di cuccioli, che sono finiti dietro le sbarre grazie al lavoro compiuto dalla Polizia Stradale lungo le autostrade friulane, la A23 Tarvisio – Palmanova e la A34 Villesse – Gorizia.

Il commissario Giuliano Cilento, vice presidente del Centro Operativo dell’Autostrada (COA), loda i propri uomini per i risultati ottenuti: “Compito del Coa è coordinare le informazioni e allertare tempestivamente i reparti di Polizia Stradale. Il controllo mirato su strada e una prima fase delle indagini sono a cura dei nuclei specializzati in materia di maltrattamento di animali della Polizia stradale, sempre in stretta sinergia con il Noava“.

Nella circostanza delle operazioni svolte in questa estate, la maggior parte dei cuccioli era in buona salute e solamente in pochi hanno avuto bisogno di un intervento veterinario mirato. Per le persone responsabili di questo commercio sono scattate le accuse di maltrattamento verso gli animali e di commercio illegale di animali, portando presto questi individui a processo.

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