Mali, l’elefantessa più triste al mondo, muore da sola in cattività

L'elefantessa Mali, soprannominata "la più triste al mondo" perché era l'unico esemplare in cattività delle Filippine, rimasta sola in un recinto dello zoo per anni, è deceduta.

Mali, l’elefantessa più triste al mondo, muore da sola in cattività

Era stata soprannominata “l’elefantessa più triste del mondo” la povera Mali, uno degli animali dello zoo di Manila che viveva in cattività. Mali, la cui causa era stata portata avanti da diverse associazioni animaliste a livello mondiale, ha perso la vita in completa solitudine e senza rivedere mai la libertà, come annunciato dal sindaco della città.

Mercoledì, durante una conferenza stampa, il sindaco Honey Lacuna ha annunciato che l’elefantessa Mali, considerata da alcuni la più “triste” perché era l’unico elefante in cattività nelle Filippine ed ha vissuto da sola in un recinto per decenni, è recentemente deceduta per complicazioni delle sue condizioni di salute. Martedì Mali, che aveva una forma tumorale ed un blocco dell’aorta, era stata vista sdraiata su un fianco e respirare affannosamente.

Mali, il cui nome completo era Vishwamali, e la sua solitudine in cattività hanno attirato l’attenzione di molti attivisti animalisti, tra cui  Paul McCartney, che cercò di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vita solitaria dell’elefantessa. Il cantante dei Beatles chiese alle autorità nel 2013 di spostare l’animale in un santuario per elefanti, dove avrebbe potuto vivere con altri della sua specie.

Con un tratto di penna, puoi porre fine alla sua sofferenza“, scrisse invano al presidente filippino Benigno Aquino III, “ti esorto, con tutto il cuore, a chiedere per favore che a Mali venga data quella gioia adesso“. Altre personalità note coinvolte nel movimento “Free Mali” includevano Pamela Anderson e la dottoressa di “Gorilla nella nebbia” Jane Goodall.

Secondo l’associazione animalista PETA, durante i suoi anni allo zoo, Mali ha sperimentato “intensa reclusione, solitudine, noia e isolamento“. L’organizzazione ha aggiunto che, nonostante fosse pronto un santuario per gli elefanti per accogliere Mali, l’elefantessa è stata tenuta in cattività a Manila, perché era considerata parte integrante dello zoo. “Poteva sembrare sola, ma ci aveva accanto“, ha detto il sindaco Lacuna. “Era il volto che salutava tutti coloro che visitavano lo zoo di Manila. Faceva parte delle nostre vite“.

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