Un esemplare di lupo (canis lupus) è stato trovato senza vita sul ciglio della superstrada che da Lecce conduce a Brindisi. L’episodio si è verificato nella mattinata del 23 aprile: a notare l’animale morto, nei pressi dello svincolo per Squinzano, è stato un automobilista di passaggio, che ha chiamato subito la centrale di Ecofedercaccia questo in modo da far intervenire subito i veterinari dell’Asl e i carabinieri forestali.
La notizia è stata confermata anche da Giovanni D’Agata, dello Sportello dei Diritti. Secondo quanto si apprende dai media locali l’animale potrebbe essere stato investito da un’auto, visto che l’arteria stradale in questione è ad alta percorrenza. L’esemplare sarà consegnato all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che provvederà ad effettuare i relativi esami autoptici sulla salma del lupo.
Gli esperti non escludono che il canide possa aver ingerito una sostanza velenosa che poi gli avrebbe fatto perdere lucidità, non riuscendo ad evitare l’incidente. Saranno gli esami cadaverici a chiarire ogni particolare. Un piccolo capannello di curiosi si è fermato sul ciglio della strada per capire che cosa fosse successo.
Nella zona presenti diversi lupi
Da un primo esame sul corpo dell’animale si è stabilito che l’esemplare è molto probabilmente un lupo appenninico, una specie diffusa in tutto il territorio italiano e presente anche in Puglia, e nel Salento in particolare. “Il canide presenta alcune ferite a un fianco, che fanno supporre l’urto con una vettura. A terra, sulla strada, è rimasto del sangue rappreso, nessun vetro. Per dire che è un lupo appenninico puro si guardano le caratteristiche fenotipiche […] che comunque vanno poi confermati dalle analisi del dna mitocondriale e nucleare”, così riferisce D’Agata alla stampa locale.
La presenza dei lupi in questi ultimi anni sta diventando una costante nel Salento: si tratta di animali particolari e che hanno una complessa organizzazione sociale, per questo le autorità lottano costantemente per la loro salvaguardia. Secondo D’Agata l’investimento sulla strada è solo la tragica conseguenza di veri e propri atti di bracconaggio praticati contro questi animali.
Nelle prossime ore si riusciranno sicuramente a conoscere ulteriori particolari sul ritrovamento. In tanti, una volta fermati, hanno immortalato con i telefonini la scena dell’animale senza vita che si trovava appunto sul ciglio della strada. “Guardando le foto si ha la sensazione che possa trattarsi di un esemplare giovane che si è allontanato dal branco” – così conclude il suo intervento Giovanni D’Agata.