Lupo trovato morto lungo la SS 106 a Rocca Imperiale

Un lupo calabrese adulto e senza vita è stato ritrovato a margine della carreggiata lungo la Strada Statale 106, nel territorio di Rocca Imperiale, in provincia di Cosenza.

Lupo trovato morto lungo la SS 106 a Rocca Imperiale

Un lupo calabrese adulto e senza vita è stato ritrovato a margine della carreggiata lungo la Strada Statale 106, nel territorio di Rocca Imperiale, avvistato e segnalato agli organi competenti da un vigile del fuoco che transitava in quel tratto.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione Forestale di Oriolo e il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria di Trebisacce. La carcassa dell’animale per accetare le cause del decesso è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico di Cosenza.

Pochi giorni fa un altro esemplare di lupo laziale è stato investito probabilmente da un’auto, e lasciato agonizzante sul ciglio della strada provinciale Cimina, dove la carcassa dell’animale è stata recuperata dal servizio veterinario della Asl  all’altezza del Fontanile, con l’intervento dei poliziotti della squadra volante della questura di Viterbo.

Mentre nei giorni scorsi un altro lupo ancora è stato trovato morto a Maggiora, dopo avere ingerito dei bocconi avvelenati e letali, causando una emorragia degli organi interni dell’animale, e nella stessa zona sono state trovate anche un paio di carcasse di volpi.Su quanto successo stanno indagando le pattuglie cinofile antiveleno dei carabinieri forestali, già impegnati in ispezioni nella aree boschive del monte Fenera insieme ai guardaparco delle Alpi Cozie.

Infine, il 4 dicembre, è morto Merlino di 13 anni e mezzo, il lupo ospitato nel Centro faunistico di Castelsantangelo sul Nera. La sua storia è intimamente legata alla figura di Massimo Dell’Orso, il custode degli animali del Parco, scomparso prematuramente nel 2018. Fu proprio lui, insieme alle veterinarie, a prendersi cura di Merlino quando, nel 2009, il cucciolo di lupo, ormai abbandonato dal suo branco, venne ritrovato nella zona di Cascia, magrissimo e stremato da una grave forma di rogna. Merlino venne così salvato da morte certa, ma non avendo potuto ricevere gli insegnamenti del branco, necessari per cavarsela in natura, ha dovuto trascorrere la sua vita nel centro faunistico.

Continua a leggere su Fidelity News