La vicenda è accaduta tra le valli del Modenese, a Talbignano, dove oramai le imprese agricole della zona sono disperate per la presenza sempre più ingombrante e pressante dei lupi, i quali attaccano le loro aziende e si trovano di fronte animali da sbranare in serie.
Il fatto in questione è avvenuto in un’impresa agricola di piccole dimensioni in via Pavaleggio, in una zona al confine con il bosco, luogo prediletto per eccellenza come tana dei lupi.
I lupi hanno agito come dei veri malviventi, usando il loro istinto animale, entrando nell’azienda verso le quattro della notte di mercoledì; a quel punto i cani presenti nell’azienda, due meticci, si sono messi ad abbaiare in modo abbastanza notevole e fortemente distinguibile, tanto che i padroni dell’azienda si sono svegliati e sono stati messi in allerta.
Secondo i proprietari dell’azienda, i lupi sarebbero stati attirati dall’odore della placenta della madre del vitellino appena nato e così hanno pianificato il loro raid: il padrone di casa ha puntato un faretto contro i lupi, i quali non si sono minimamente spaventati, anzi, hanno continuato imperterriti il loro attacco.
A quel punto, i cani del cortile, Tommy e Pepe, si sono attivati e si sono fatti avanti per cercare di fermare l’attacco nella fattoria, intanto i padroni si sono allontanati e messi al sicuro in casa. La mattina dopo, con i lupi andati via, i padroni di casa hanno provato a vedere se tutto era a posto, ma si sono accorti della mancanza di uno dei due cani meticci, Tommy: solo successivamente i padroni hanno trovato la carcassa sbranata dai lupi.
Questi fatti stanno avvenendo sempre più di frequente attorno al monte Pavaleggio, e gli agricoltori sono sempre più preoccupati della presenza di lupi nella zona: essi sperano che vengano presi dei provvedimenti per respingere gli attacchi dei lupi dai loro allevamenti.