Lo scoiattolo decodifica il canto degli uccelli per trarne vantaggio: lo studio dell’Oberlin College

Pubblicato sulla rivista PLOS ONE, lo studio dei ricercatori dell'Oberlin College ha portato alla luce la sorprende capacità degli scoiattoli di saper comprendere il canto degli uccelli in caso di presenza dei loro predatori.

Lo scoiattolo decodifica il canto degli uccelli per trarne vantaggio: lo studio dell’Oberlin College

Incredibile scoperta scientifica di uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, dai ricercatori dell’Oberlin College: gli scoiattoli saprebbero comprendere il canto degli uccelli per trarne vantaggio per la loro sicurezza e sopravvivenza, ricevendo informazioni sulla presenza di eventuali predatori nelle vicinanze, come il mammifero martora Martes martes, il gatto selvatico Felis silvestris e molte specie di rapaci.

Gli studiosi lo hanno potuto dimostrare tramite l’utilizzo di alcune registrazioni naturali in cui erano presenti  i suoni emessi dagli uccelli intorno ad una mangiatoia, oltre a quello di un falco predatore dalla coda rossa: gli scoiattoli, dopo averlo udito, si sono allertati, assumendo il tipico comportamento di vigilanza, con attegiamenti volti all’osservazione intensiva e l’alzarsi in piedi.

Ciò ha indotto gli scienziati a dedurne che probabilmente il canto dei vertebrati endotermi fornisca informazioni in merito alla presenza dei pericoli ma anche relativamente alla loro assenza, come se la loro tranquillità inducesse anche quella degli scoiattoli uditori.

Questo sarebbe altamente compatibile anche con noi esseri umani, che non di rado riceviamo segnali sociali dai comportamenti delle persone vicine ma ciò che è sorprendente è proprio la decifrazione animale non solo di segnali di allarme, bensì anche di tranquillità ovvero delle cosiddette chiamate non sentinella: è questa la grande novità che lo studio ha contribuito a portare alla luce.

Lo scoiattolo è il nome che si utilizza per indicare la specie Sciurus vulgaris e quelle appartenenti alle famiglie degli Sciuridi e degli Anomaluridi: alcuni di loro sono arboricoli,  prediligendo la vita sugli alberi, altri preferiscono invece scavare tane sul terreno ed infine i volanti sono equipaggiati di membrane che permettono loro di atterrare tra le piante.

Ghiotti di noci, ghiande, frutta, funghi e nocciole, trascorrono la stagione estiva principalmente a farne scorta per poterne trarre vantaggio durante i periodi di scarsità, oltre a complementare la loro dieta con insetti e piccoli uccellini.

 

Continua a leggere su Fidelity News