Le maestose cicogne da sempre popolano l’immaginario di tutti noi, sin da quando eravamo bambini, rapiti dalla credenza nata paesi nordici secondo cui questi uccelli consegnavano i neonati ai giovani genitori. Credenza diffusa nei paesi latini perchè le cicogne amavano stare su tetti e sui comignoli, e il tepore emanato dai camini richiamava un gran numero di volatili.
Oggi le cicogne bianche non nidificano più su torri e campanili ma sui tralicci della linea elettrica, grazie al progetto del “Nido Sicuro” del comune di Sorgà, in provincia di Verona, dove i tecnici di E – Distribuzione in sinergia con l’associazione Verona Birdwatching e la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), hanno provveduto a isolare i cavi su entrambi i lati del nido in modo tale da evitare il rischio di folgorazione di questi stupendi animali e la caduta di eventuali materiali dal loro habitat.
E’ plausibile che la stessa coppia di cicogne bianche possa ritornare il prossimo anno per nidificare nell’unico nido del veronese, e che le stesse campagne di Sorgà possano essere scelte da altre eleganti e graziosi trampolieri per trascorrervi la stagione calda. In Italia le cicogne bianche hanno nidificato sin dai tempi dell’antica Roma, scomparendo dai nostri cieli nel XV secolo e riapparendo lentamente solo nel secondo dopoguerra.
Questi magnifici uccelli migratori infatti si spostano in Africa tropicale in inverno, mentre in primavera compiono instancabili e lunghi viaggi verso la Francia, la Spagna e l’Italia, come quelli che si possono ammirare nelle aree agricole e acquitrinose calabresi, come la Piana di Sibari, la Valle del Crati e la Valle del Neto.
Questi spettacolari pennuti sono tendenzialmente monogami e possono costruire dei superbi nidi di due metri di diametro, deponendo da 3 a 6 uova e cibandosi di vermi, molluschi, cavallette, topi e serpenti. In molti Paesi le cicogne sono protette dalla legge ed è vietato toccare i loro nidi, fatti di rami, foglie, paglia, muschio e residui di spazzatura, perchè spostandoli si potrebbe interferire con il loro ciclo riproduttivo e minacciare la continuità di questa magnifica specie.
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