A Treviglio, in provincia di Bergamo, l’Azienda Ospedaliera della città ha deciso di aprire le porte degli ospedali agli animali domestici dei pazienti ricoverati. Le strutture interessate sono quelle di Romano, San Giovanni Bianco, Calcinate e i poliambulatori. Si tratta di un’iniziativa importante per la salute e il benessere (in primis emotivo) dei pazienti malati, che si collega infatti al concetto di Pet Therapy, pratica molto diffusa negli Stati Uniti.
Gli animali d’affezione (tra cui cani, gatti e conigli) avranno accesso a tutte le aree delle strutture sopra citate, fatta eccezione per i reparti di rianimazione, anestesia, chirurgia generale, ostetricia e ginecologia. Ovviamente, come per i parenti dei pazienti, la loro visita è ammessa solo durante l’orario previsto. Le uniche e semplici regole da rispettare sono le seguenti:
- per i cani è necessaria l’iscrizione all’anagrafe canina o il passaporto con il numero di microchip, la museruola e un guinzaglio che non superi il metro e mezzo di lunghezza;
- per i gatti e i conigli sono necessari il trasportino o il guinzaglio;
- per tutti gli animali è richiesto il libretto sanitario con le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari eseguiti, il certificato di buona salute compilato e firmato dal veterinario.
- Inoltre per l’accesso il paziente dovrà compilare un modulo e dovrà essere richiesto, eventualmente, il consenso degli altri pazienti presenti nella camera.
Il primo animale da compagnia ad entrare nell’ospedale di Treviglio (per la precisione nella sala giochi del reparto di pediatria), accompagnato dal proprio istruttore, è stata Memole, Golden Retriever di otto anni addestrato proprio per la pet therapy.
Il direttore sanitario Santino Silva ha dichiarato: “Non è una follia, ma un atto meditato; in fondo sia io sia il direttore generale Cesare Ercole siamo ragazzi di campagna. È un modo per riportare l’ospedale nel cuore dei trevigliesi. Questa delibera permette all’azienda di proseguire l’operazione “simpatia” e “riavvicinamento/ri-innamoramento” dei cittadini del territorio alle nostre strutture”.