Langhe, cani da tartufo avvelenati: si parla di guerra tra "trifulau"

Durante una caccia al tartufo, dei cani sono stati avvelenati da delle esche killer. Gli investigatori stanno indagando e cercando di capire chi possano essere i responsabili.

Langhe, cani da tartufo avvelenati: si parla di guerra tra "trifulau"

La ricerca al tartufo, alimento molto prelibato e costoso è ufficialmente partita con tantissimi appassionati che si mettono sulle tracce di questo cibo insieme ai cani esperti. Purtroppo, capita che alcune volte, proprio nella ricerca, i cani da tartufo siano avvelenati da dei bocconi killer che ne possono causare la morte, come è accaduto nelle Langhe, la patria del tartufo. Molti pensano potrebbe trattarsi di una guerra tra trifulau. 

Nei boschi di Cherasco, in Piemonte, nel cuore delle Langhe, sono stati trovati due cani avvelenati da dei bocconi killer e, secondo anche gli appassionati ed esperti, si tratterebbe di una guerra tra trifulau. Secondo i Carabinieri di Cuneo, che stanno proseguendo le indagini, pensano si tratti di esche piazzate apposta proprio per far avvelenare e morire i cani impegnati nella ricerca del tartufo. 

Infatti, proprio i Carabinieri di Cuneo parlano in questo modo di una possibile guerra tra trifulau: “L’uso di esche avvelenate è purtroppo molto ricorrente nelle aree vocate alla raccolta dei tartufi dove soggetti senza scrupoli avvelenano i cani dei “trifulau” rivali per dispetto o per interessi economici legati alla raccolta del pregiato fungo ipogeo”.

La vicenda qui narrata risale ai primi giorni del mese scorso, per la precisione intorno all’8 e al 10 di gennaio quando questi cani sarebbero stati avvelenati e hanno trovato la morte proprio a causa di queste esche. Secondo le forze dell’ordine, si tratterebbe proprio di una guerra tra trifulau avvenuta in “aree vocate alla produzione di tartufi”. 

Un cane sarebbe morto per aver ingerito queste esche proprio mentre stava cercando tartufi con il suo proprietario, mentre il secondo è morto in seguito a una passeggiata con la sua proprietaria in una area dove la produzione di tartufi è alquanto massiccia. I veterinari hanno confermato l’avvelenamento. Nel frattempo, sono stati fatti degli accertamenti di bonifica con cani antiveleno e si stanno cercando i responsabili di quanto accaduto. 

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