La Cina è molto grande, si sa, ma in pochi sanno quanto siano rari – in quel Paese – i cani guida per ciechi. Lo sa bene, però, Tian Fengbo, un cinese di 47 anni che vive in un paese vicino Pechino e lavora come massaggiatore. Infatti, la sua vita dipende in tutto e per tutto, da ormai 5 anni, dal suo cane, Qiaoquiao un labrador di 7 anni che – da 5 – è gli occhi di Tian.
E’ successo che, mentre erano al parco, dei malviventi abbiano preso di mira il cane e lo abbiano rapito, pensando che potesse entrare a far parte del mercato nero della carne di cane, molto florido in Cina. La notizia del furto, vista anche la rarità dell’esemplare e del suo particolare addestramento, ha suscitato un bel pò di clamore e sono stati molti gli appelli dei conoscenti di Tian Fengbo e della sua famiglia che, attraverso giornali ed internet, sono riusciti a fare una vera e propria campagna per cercare il cane.
La notizia è diventata virale nel paese e la polizia ha fatto tutto il possibile per intercettare i malviventi ma, per fortuna, non è stato necessario; infatti, dopo che l’uomo ha rilasciato un’intervista, nella quale racconta come ha perso la vista in un incidente e tutte le difficoltà che ha attraversato finchè non è arrivato il cane guida Qiaoquiao nella sua vita ad aiutarlo, i ladri hanno ben pensato di restituire il cane, con tanto di biglietto di scuse.
“Abbiamo sbagliato, perdonateci“, queste le parole di scuse usate dai ladri. Per fortuna il cane sta bene ed è ritornato tra le braccia del suo padrone che, grazie a lui, continua a fare una vita quasi normale, nonostante tutti i suoi problemi.
Spesso in Cina vengono rapiti cani per essere destinati al mercato della carne, ma forse questa volta i ladri hanno capito che avevano preso un cane molto importante che esegue un prezioso servizio. Nel Paese dove mangiare i cani è una cosa normale e vestirsi con abiti fatti di pellicce canine sembra essere l’ultima moda, dei ladri sono riusciti a redimersi ed a tornare sui loro passi: speriamo che non sia soltanto un episodio sporadico e che sia il segno che le cose iniziano a cambiare.